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Data: 13/11/2017 -

Milan, tutti i temi discussi tra Fassone e i piccoli azionisti: dal mercato all'opzione-Borsa, passando per lo stadio di proprietà

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Dall’assemblea dei soci alle risposte alle tante domande poste dai piccoli azionisti del club, relative a più argomenti tra campo, mercato e societario. L’ad del Milan Marco Fassone, al termine della riunione tenutasi stamani a Casa Milan, ha spaziato su diversi temi, partendo da una gestione ordinaria in miglioramento, nonostante il risultato figurerà in passivo. In questi primi mesi sono infatti emersi dati molto buoni, con miglioramenti nelle voci relative a ricavi, indebitamento, gestione dei giocatori e risparmi sugli emolumenti. Oltre ai 60 milioni relativi all'aumento di capitale, in più, il Milan farà ricorso anche ad altre sottoscrizioni per un limite massimo di 120 milioni complessivi.

Concludendo sull'aspetto societario, poi: la società prevede un break even (ovvero un pareggio tra entrate e uscite) nel terzo anno di gestione. Sul concetto del Voluntary Agreement, in più, c'è soddisfazione per il piano dettagliato presentato all'UEFA, con altrettanta fiducia nel fatto che possa essere accettato consapevoli che si tratti del primo caso. La decisione potrebbe non essere solo economica e arriverà, come confermato, entro Natale. Nel caso del rifinanziamento ad Elliott, invece, le operazioni riguardano da una parte il club e dall'altra la proprietà: il collegamento consta nel fatto che il debito del Milan sia garantito dall'azionista e non il contrario. In questo senso emerge anche la figura dell'advisor Bgb, tra i collaboratori utilizzati: se tutto andrà per il meglio, si punta ad un doppio rifinanziamento, con l'esclusione del coinvolgimento da parte di Giraudo nella questione. Giraudo, infatti, collabora con Bgb Weston per quanto concerne l'aspetto immobiliare. Novità borsa, in più: la sfida è portare il Milan in utile, con la necessità di aumentare il fatturato. E l'opzione quotazione è prevista per il 2020.

Dalla questione stadio allo sponsor, poi: la convinzione del club rossonero è quella di avere uno stadio di proprietà nel medio termine, non condiviso con l'Inter come vociferato spesso. La preferenza rimane San Siro, impianto conteso anche dai nerazzurri: al momento, si stanno effettuando delle ricerche sul territorio per trovare l'area più idonea e si terrà conto delle preferenze dei tifosi. Per quanto concerne gli sponsor, invece, con nessuna novità su Audi e Adidas, è stato trovato il nuovo sponsor tecnico, con cui è già stato stilato il contratto: più basso rispetto al precedente, ma molto soddisfacente, nonchè più forte rispetto ad Adidas per quanto concerne la parte variabile (legata a risultati sportivi e commerciali del club). Il periodo relativo ad inizio 2018 sarà utile per l'annuncio ufficiale. Gli ingressi di nuove sponsorizzazioni, in più, saranno previsti nei prossimi mesi.

Chiusura tra ricavi, mercato e stagione sportiva, con l'idea di produrre anche le proprie partite in futuro (modello Juventus): per quanto riguarda il primo punto, il Milan risulta in crescita rispetto allo scorso anno. Ci sono cinque classi di ricavi: diritti TV, parte commerciale (trend positivo con sei nuovi sponsor), ricavi da stadio, UEFA con l'Europa League e la parte che riguarda la Cina, più indietro a causa dei tempi burocratici più lenti. Sull'obiettivo Champions l'idea è la seguente: ad inizio anno si pensava che per raggiungere il 4° posto fossero sufficienti tra i 71 e i 72 punti, ma l'asticella si è alzata, nonostante l'ipotesi Champions League non verrà esclusa nel prossimo CdA di dicembre. E per il mercato, a gennaio non saranno previsti interventi, a meno che non strettamente necessario: la vendita dei top player verrà valutata per prendere, eventualmente, giocatori maggiormente funzionali, senza cessioni a prescindere ma per una pura questione tecnica. Per la panchina, fiducia ribadita a Montella.

Tags: Milan



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