Arrivato in Italia per 14 milioni di euro, Noah Okafor al Milan non ha ancora avuto modo di brillare. L'attaccante svizzero è infatti stato schierato spesso e volentieri a partita in corso, chiuso nelle gerarchie da Leao e Giroud. Nonostante questo nelle 13 presenze tra Serie A e Champions League il clase 2000 è comunque riuscito a segnare 2 gol.
Milan, le parole di Okafor
Intervistato dal megazine Nss Sports l'attaccante del Milan ha parlato dei collegamenti tra calcio e arte: "Non sono un grande esperto e non posso vantare una conoscenza approfondita dell'arte, ma so che molte cose possono avere una qualità artistica. Ci sono molti punti in comune tra l’arte e il calcio: per dipingere un quadro ci vogliono pazienza e precisione, ma anche coraggio quando si vuole esprimere qualcosa di speciale. Ognuno con la propria arte fa parlare di sé in modo molto diverso".
A proposito di arte, secondo l'attacante rossonero Kakà è stato a tutti gli effetti un artista: "Kakà per me non è stato solo un calciatore. Il modo in cui si muoveva in campo era semplicemente bellissimo. I suoi gol non erano mai solo gol; ognuno di essi era una piccola opera d’arte. È un grande onore per me giocare per il suo stesso club".
Nonostante sia arrivato in Italia da pochi mesi Okafor ha comunque già avuto modo di apprezzare la bellezza di Milano: "Sono qui da poco, non sarei onesto a dire di conoscere già completamente la città. Non sono ancora un insider. Credo che Milano sia una città che emana una grande energia. È piena di sorprese e quando passeggio per le strade scopro sempre piccoli luoghi nascosti, cortili dove non ci si aspetterebbe di trovare tanta bellezza".