Una vittoria importante per la corsa all'Europa, il Milan batte la Fiorentina a San Siro grazie ai gol di Kucka e Deulofeu. Un successo con dedica da parte di Vincenzo Montella e della sua squadra. "Ci teniamo a dedicare questa vittoria a Berlusconi, non sappiamo se sarà la sua ultima partita ma con la squadra ci tenevamo a regalare una gioia a lui e a Galliani, che hanno fatto garnde questa società nel mondo - ha dichiarato l'allenatore rossonero a Sky Sport - Non ho mai discusso con Berlusconi, sono tante le telefonate e gli argomenti positivi. Magari la prossima volta faccio trapelare quando mi fa dei complimenti, tipo quando abbiamo vinto la Supercoppa. C'è sempre da imparare da persone più esperte e che, soprattutto, hanno vinto più di me. Bisogna essere sempre umili, a volte ho anche cambiato idea quando mi hanno detto qualcosa di giusto. Tipo con Lo Monaco, grazie maestro di calcio che mi ha dato consigli giusti che io poi ho applicato. Galliani? Se soffre lo fa in silenzio, ci trasmette sempre serenità. Se mi dovessi immedesimare in lui, penserei che è molto molto dura chiudere qui quest'esperienza dopo tanti anni. Ma è molto difficile fare quello che ha fatto lui e vincere quanto lui. Per ora ho parlato solo con la società attuale, il nuovo gruppo è stato bravo a restare fuori. Se sarò l'allenatore l'anno prossimo? Bisogna pensare arrivare a fine stagione, poi si vedrà".
Poi uno sguardo alla partita, per un successo importantissimo: "Siamo contentissimi per questa vittoria. La squadra ha meritato, nonostante avevamo di fronte un avversario forte sul possesso palla, con giocatori abili ad andare in profondità come Kalinici e a giocare tra le linee con Borja Valero e Ilicic. Vittoria fondamentale, ora siamo in vantaggio negli scontri diretti sia con la Lazio che con la Fiorentina e siamo in linea con i nostri obiettivi. Bacca? Ha fatto una buonissima partita, è stato sempre dentro la partita e in fase di non possesso ha fatto un grande lavoro. Per me è stato bravo. Faccio i complimenti ai tanti calciatori che hanno giocato poco e si sono fatti trovare pronti. Oggi, ad esempio, avevamo cinque giocatori della nazionale indisponibili. Questo dimostra il grande valore della mia squadra, ho tanti calciatori importanti e per me è una soddisfazione professionale.
