Milan-Roma, superclassico del calcio italiano. Gara affascinante tra due club reduci dai rispettivi impegni di coppa e sfida nella sfida tra i due ex compagni Eusebio Di Francesco e Vincenzo Montella. L'ex areoplanino inizia la consueta conferenza stampa della vigilia con un saluto all'attuale allenatore della Roma: “Saluto Di Francesco, un amico vero: gli auguro ogni fortuna, a parte domani, ci siamo incontrati. Sinceramente sento aria di svolta, vedo la squadra che si sta liberando un po’ allontanando le ansie, mi è piaciuta la reazione da squadra ferita e con coraggio dopo il 2-2 del Rijeka. Credo la gara di giovedì sia stata una grandissima esperienza, e se Donnarumma avesse parato quel rigore non avremmo fatto quel gradino in più. La Roma ha un attacco super e lo sta dimostrando, vorrei che questa partita ci dia la possibilità di farlo diventare uno scontro diretto, spero ci siano queste risposte”.
La sconfitta con la Sampdoria ha portato qualche critica: “La cosa più positiva è stata ritrovare questo spirito, coraggio, spensieratezza: mi è piaciuto questo in maniera esponenziale, questo è presagio di svolta definitiva. Modulo? Andiamo avanti così con piccoli accorgimenti in partita, non si può cambiare sempre, questo è l’assetto che da più garanzie, qualcuno si adatterà, ma questa linea è delineata. Critiche? A me sembra tutto ingigantito ed esasperato: siamo il Milan e abbiamo pensato di ricostruire la casa, bisogna ricostruire mentalità ed automatismi, non si può pensare di avere tutti i confort possibili. Poi ci siederemo e accenderemo il televisore, alleno il Milan e so che devo sopportare esagerazioni: se saremo uniti questo tempo si dimezza, altrimenti ci vorrà più tempo. Ma non credo sia una squadra che non si riconosca, le esagerazioni arrivano anche ai calciatori che è la cosa che mi preoccupa di più: di questo mi dovrò occupare tranquillizzandoli, la maggior parte di loro non ha la storia del Milan, devono giocare più leggeri e determinati”.
Piena fiducia della dirigenza: “Con Mirabelli ho un rapporto splendido professionalmente e non, sto più con lui che con mia moglie in questo periodo, è l’unica cosa negativa…mi da il suo supporto, ma non mi impone nulla. Anche lui deve fare valutazioni. Le liti sono notizie assolutamente inventate. Preparatore? Pensiamo alla partita di domani, poi ci sarà la sosta…". Montella torna sulla rimonta del Rijeka: "Sicuramente potevamo gestirla meglio, ma quando c’è da affondare si deve fare. Abbiamo commesso due errori, ma durante la partita non abbiamo dato continuità, dobbiamo migliorare e sicuramente ci siamo complicati la vita: ho visto questa complicazione ma ho uno spirito nuovo, e questo deve rimanere”.
Obiettivo stagionale: "Le aspettative sono più alte rispetto all’anno scorso, ma credo che siamo in linea, almeno in termini di risultati. Quando si fa una rivoluzione devi badare più ai risultati che alla crescita, dobbiamo trovare una via di mezzo: nessuna squadra che ha rivoluzionato il proprio organico è stata vincente subito. Tutto questo non mi turba ma mi stimola, è un po’ esagerato ma non mi faccio fuorviare da ciò che è giusto dire. Ho la mia analisi e so dove poter lavorare. Bonucci? Leo non é il problema e mai lo sarà, ma sempre una risorsa. In rosa è l’unico calciatore che ha vinto. È il primo che sa di dover migliorare. Pentito di averlo preso? Assolutamente no, sono contento e lo sarà anche il Milan nei prossimi anni. Sa accettare le critiche giuste e anche quelle un po’ esagerate, sul primo gol non è colpa sua, la squadra non doveva lasciarlo solo lì. I rapporti interni sono ottimi, Bonucci è motivatissimo. È un’esagerazione parlare di problema".
San Siro, dopo tanti anni, vedrà i giallorossi privi di Totti: "Dobbiamo crescere dietro, questo contro la Roma è un grandissimo test, avrò una squadra concentrata e sono certo faremo una grande partita. È strano giocare contro la Roma senza Totti, anche se ieri era a Milano… ogni piazza ha le sue pressioni ed aspettative, non credo ci siano vantaggi e svantaggi. Affrontare la Roma rappresenta un circolo di emozioni, è la mia casa ora e non può essere una gara normale, ci sono tanti legami e c’è tanto affetto. Preparazione? Giochiamo ogni tre giorni, ci alleniamo ogni tre giorni, il preparatore non è più un problema”. L'ex allenatore della Fiorentina si concentra poi sull'attacco: "Suso ha la possibilità di crescere ulteriormente, gli altri tre attaccanti ci danno più affidabilità. André Silva ha fatto una buonissima prestazione, non è un ragazzo egoista e gli piace fare la giocata, deve crescere nell’interpretazione delle situazioni. Può crescere ancora molto. Bisogna fare il giusto mix tra modulo e giocatori per le certezze, fatico a trovare un allenatore che giochi con la stessa formazione sempre. Non è più possibile questo, a volte diamo troppo peso a ciò. Borini? Quando lo abbiamo preso sapevamo di queste sue caratteristiche, prima del gol ha rubato una palla con impeto rabbioso, dando poi un filtrante di alto livello".
Parole al miele per André Silva: "Divertirsi vuol dire avere voglia di vincere contrasti e duelli aerei, questi ragazzi devono essere onorati di giocare nel Milan, esprimendo al meglio le proprie qualità. Ciò che traspare di André Silva è che ha fatto un certo numero di gol, ci aspettiamo ancora di più e questo è indicativo sul suo potenziale. Non so se sia totalmente pronto per il calcio italiano, questa è una partita di livello internazionale". In chiusura di conferenza alcune indiscrezioni sulla possibile formazione: "Condizioni di Calhanoglu? Lo valutiamo oggi, in modo definitivo: oggi pomeriggio arrivano risposte più complete. Montolivo e Calabria tornano a disposizione".