Domani sera andrà in scena a San Siro Milan-Juventus. Quest’oggi Sinisa Mihajlovic ha parlato nella classica conferenza stampa della vigilia. Il tecnico serbo riconosce come la sfida di domani sia molto importante, vista la forza dell’avversario: “Loro sono forti e noi incontriamo la Juventus nel nostro momento più difficile. E' una partita che vale per la classifica, per il morale, per il prestigio ma anche per ripagare i nostri tifosi cercando di fare un finale di stagione differente. La Juventus è un esempio per tutti, per la rabbia e la voglia di vincere che mettono sempre in campo. Noi dovremo fare il nostro. Dovremo ricominciare a giocare come i primi mesi. Abbiamo tutte le qualità per vincere. Non bisogna mai partire sconfitti".
Una vigilia quella milanista vissuta in ritiro: “Questo ritiro ci è servito per confrontarci e per correggere gli errori fatti nelle ultime partite – ammette Mihajlovic - Spero che domani al di là del risultato la squadra faccia la prestazione e giochi come in passato Domani voglio la reazione, il risultato può essere casuale ma non la prestazione”.
L’allenatore rossonero si sofferma anche sul poco carattere che contraddistingue questo Milan: “Non è una bella situazione. Ci sono stati certi momenti in cui non abbiamo trovato continuità. Un anno vissuto qui ne vale cinque da un’altra parte. Ad un certo punto pensavo che avessimo svoltato invece ci siamo persi. Ora però abbiamo il dovere di arrivare almeno sesti e vincere la Coppa Italia”.
La stagione è deludente ed è ovvio che si parli del suo futuro sulla panchina rossonera: “Come tutti gli allenatori del mondo sono giudicato per i risultati – ammette il serbo - Se facciamo schifo nelle prossime partite è giusto che venga esonerato. Anche prima della finale di Coppa Italia. Quel che posso dire è che finchè sarò sulla panchina del Milan darò il massimo".
Una possibilità, quella dell’esonero, che fa di Mihajlovic un facile capro espiatorio della situazione in casa Milan. Lui però rigetta questa tesi: “Bisogna prendersi le proprie responsabilità e io nella mia vita l’ho sempre fatto. Non mi sento capro espiatorio. Io devo trasmettere certe cose e se non riesco a farlo ho fallito”. L’allenatore del Milan parla anche di Balotelli: “Mario sa che deve sfruttare queste 7-8 partite indipendentemente da quanti minuti giochi.
Infine un pensiero sul giovane Locatelli, probabile titolare domani sera: “Se non gioca Montolivo gioca Locatelli – conclude Mihajlovic - Se vedo un giocatore che mi da le garanzie mi piace metterlo in campo. Certo è difficile in una gara così importante, ma può avere una grande carriera d'avanti. Spero giochi Riccardo, ma mi prendo il mio rischio”.