Ultima settimana di campionato per il Milan, ultimi giorni di speranza. I rossoneri, che in questo momento sono al quinto posto in classifica, si giocheranno sul campo della Spal la qualificazione alla prossima Champions. Con un occhio a quello che farà l'Atalanta e al risultato dell'Inter, impegnato a San Siro con l'Empoli: "Il Milan deve tornare protagonista. Ci vorrà magari un po' di tempo. L'idea è di avere uno stadio di proprietà, magari assieme all'Inter ma comunque di altissimo livello. Insomma, è un progetto a lunga scadenza". Queste le parole di Maldini in esclusiva a Dazn.
Da decidere, innanzitutto, il futuro della panchina rossonera: "Io e Gattuso? Bisogna avere rispetto della persona che hai davanti - ha continuato il direttore strategico dell'area sport del Milan - siamo tutti e due lì per fare in modo che la cosa funzioni: le vedute possono essere diverse, ma il nostro rapporto aiuta a superare i momenti di difficoltà. Il suo operato lo devo valutare in modo freddo. Abbiamo ruoli diversi, non siamo più compagni di squadra".
Chiosa anche sul rapporto, lavorativo e non, con Leonardo: "Il mio è un titolo che può spiegare tante cose o anche niente. Leonardo ha preso questa posizione di dirigente a 360 gradi, è più di un direttore sportivo e mi ha chiesto di accompagnarlo in questa avventura. La definizione del ruolo è poco importante, quello che importa è che siamo a capo dell'area sportiva. E' una bella sfida, piena di sentimento. La mia vita sportiva è sempre stata legata a questi colori, a questa città, quindi è la chiusura di un cerchio. Sembrava naturale, ma non era detto che accadesse".