Ieri è arrivata l’ufficialità del suo ritorno al Milan, oggi Leonardo si è presentato nuovamente al mondo rossonero. Il nuovo direttore generale dell’area tecnica, accompagnato dal presidente Scaroni, ha parlato del suo nuovo ruolo, di campo e di mercato: “Avrò un ruolo legato a quello che il Milan produce, un’idea di squadra e sportiva: ciò che mi ha fatto accettare la proposta è stato un grande interesse verso il calcio, una struttura ampia che ha tanta voglia di fare, sono felice per come mi hanno scelto. È stato uno studio di mercato da parte loro, è stato un motivo importante: c’è stato poi un percorso tra di noi sono ad arrivare alla decisione. Ci sono ancora tante cose da fare, abbiamo bisogno di tempo: rientro qui dopo 9 anni, sono stato qui per 14, solo per il fatto di incontrare certe persone e rivederle ne è valsa la pena”.
“Questione mercato con la Juve? Ho incontrato anche altre persone, non solo la Juventus, è normale quando ritorni in un ruolo: siamo arrivati in ritardo, si dovevano rivedere certe persone. Siamo un po’ legati al FFP, il fatto di essere stati riammessi in Europa League dimostra la forza di Elliott, ma sarà un mercato saggio, moderato, non da botti”.
Leonardo si sposta poi sulla situazione legata a Bonucci e ad un suo possibile ritorno alla Juventus: “Questa situazione parte da un desiderio di Bonucci: se potremo realizzarlo lo faremo, se così non sarà non ci saranno obblighi. Se si potrà fare la cosa sarà interessante per tutti, la sua idea è tranquilla e sensata, da lì parleremo e vedremo se sarà possibile”.
Sul suo passaggio all’Inter: “Io traditore? Capisco perfettamente, che sia così, ma capisco anche le mie scelte e le reazioni e le rispetto. Forse derivano da un passato insieme positivo, ci sono stati sentimenti: c’è rispetto e viviamo questo nel limite del rispetto. Capisco tutto e rispetto.
“Penso che i ritorni sono sempre difficili, non arrivi da zero: al PSG avevo giocato ma qui a Milano c’è un pezzo della mia vita, dove sono diventato adulto. La mia vita è stata tutta legata a Milano, realizzare qualcosa nella mia seconda casa penso sia la sfida più grande. Non cerco comunque sfide, ho accettato una cosa che tocca la mia vita e la mia storia ma c’è un bell’equilibrio tra idea e realizzazione”.
“La squadra è sempre un insieme di fattori, in questi ultimi anni ci sono stati più passaggi e più proprietà: normale che una squadra subisca certi cambiamenti. Siamo abituati ad una certa storia, ma il Milan l’anno scorso ha avuto un livello molto alto: i giocatori che sono arrivati hanno fatto bene, ci sono altri calciatori che avranno meno spazio. Abbiamo poco tempo, ma ci saranno giocatori in uscita”.
“Higuain o Morata? La formula vien fuori in maniera diversa, oggi questo contenitore dev’essere sempre rivisto per fare un’operazione visto il FFP: non penso sarà possibile fare un grande investimento o un grande colpo”.
“C’è da conoscere, a me mancano tante informazioni: il progetto è dare una linea societaria, è la testa che guida il lavoro di qualsiasi valore di società. Ogni cosa sarà comunicata ad ogni persona della società: sappiamo quello che vogliamo, dobbiamo organizzare. Credo sia difficile cambiare l’identità di questa squadra, vedremo nelle possibilità e nelle possibilità di inserire ciò che può migliorare questa squadra”.
“La posizione di Gattuso? Il mio punto di vista è condiviso con la proprietà: abbiamo già condiviso una scelta, Gattuso è stato il primo ad essere confermato nel comunicato di Elliott. Si è parlato di Conte e non Conte: è normale che con allenatori importanti liberi se ne parli, ma nessuno ha mai parlato con Conte. Rino è cresciuto tanto come allenatore, così partiremo. Gli ingaggi pesanti oggi vanno ad incidere: questo diventa un grosso problema, sei legato a questi parametri”.
Leonardo torna poi sul suo ritorno in rossonero: “È stato un orgoglio essere stato scelto, devo solo ringraziare e penso sia un grande privilegio avere una possibilità così. Reina e Donnarumma? Sto arrivando oggi, le offerte possono arrivare solo a partire da oggi: non so di nessuna offerta, questa coppia di portieri è equilibrata. Gigio ha 19 anni e ha già esordito in nazionale, Reina porta esperienza e equilibrio in spogliatoio. Tutto può essere gestito, non so se possono attivare proposte: non ho già parlato con tutti per sapere cosa vogliono”.
“I tre acquisti chiesti da Gattuso? Il mio piano combacia con il suo…siamo un po’ nel puzzle: dipende dalle partenze, se parte uno si libera l’altro”.
“Avvalermi della collaborazione di ex calciatori? Non so se ho parlato di stile rispetto alla mia scelta, ma credo che una società abbia lo stile della proprietà. I suoi dirigenti sono stati scelti, ma è una proprietà che dà lo stile. Sono un dirigente legato all’area sportiva che cerco di seguire una certa linea”.
“Maldini? Paolo è un mio grande amico e rappresenta la storia del Milan: questo è un valore unico, enorme, se arriverà con noi sarà una cosa molto bella”.
“Questa squadra ha già una base, poi se si può fare una scelta precisa la faremo: oggi, però, è difficile mettere in piedi il progetto di un giovane che esploda da un momento all’altro”.
“Kalinic? C’erano tante trattative in corso…ci sono anche altre opportunità, non c’è solo l’Atletico Madrid. Andre Silva è una situazione diversa, una scelta da curare bene”.
“L’egemonia della Juventus è importante, Napoli e Inter sono cresciute e la Roma ha una grande stabilità di scelte. La Lazio sta facendo bene, il campionato italiano è diventato difficile, anche se una squadra vince sempre. Segnale per noi di fare meglio e di più per tornare in questo gruppo”
“Ds? La scelta delle persone è importante: devo scegliere, è fondamentale fare le cose con calma. Questo vale anche per i calciatori. Il margine di errore può aumentare tante, crediamo di fare cose sensate e strategiche”.