Tornare da Siviglia con le ossa rotte ed un'infermeria piena, affrontare la Juventus in totale emergenza e con una prestazione di puro cuore da mettere in campo nei 90'. Questo è ciò che Rino Gattuso chiederà al suo Milan, pronto alla super sfida di domani sera a San Siro contro i bianconeri di Massimilano Allegri: dopo il buon pari contro il Betis, più per il risultato che per la prestazione, l'allenatore rossonero ha parlato così della gara alle porte contro Cristiano Ronaldo e compagni, ancora imbattuti in Serie A in questa stagione.
"La Juve è da 7 anni che vince in Italia, è la più forte di tutte: il Manchester ha dovuto giocare al massimo in tutte le due gare per stare in partita, a volte sembra nemmeno sudino in campo. Cristiano ha dato loro ancora più mentalità. Non ho pensato a Buffon: abbiamo tanti problemi ma non ci pensiamo, testa alta e ce la giochiamo. Non dobbiamo avere nessuna preoccupazione, affrontiamo una grande squadra e ci mancheranno tantissimi giocatori. Stiamo avendo infortuni un po’ strani, Musacchio è stato sfortunatissimo: tanta gente sta giocando non nelle migliori condizioni, dobbiamo stringere i denti e andare avanti”.
E poi: “Se mi sento più sereno? Penso che tutto ciò che ci sta succedendo ha ricompattato questa squadra, anche chi aveva meno chance di giocare ha spirito in più. Vedo tantissima coesione, voglia di stare insieme. Higuaín? L’ho visto poco perché siamo stati in Spagna, lui era qui a lavorare: gli consiglio di stare tranquillo e non innervosirsi, gli capita spesso. È un grandissimo campione, non è al massimo ma se la deve godere. “Non abbiamo nulla da perdere e arriviamo alla gara abbastanza incerottati, ma daremo battaglia e ci proveremo".
Tornando poi sulla Juventus e sugli incroci passati con CR7, Gattuso ha aggiunto: "Cristiano è un campione, quando bisognava marcarlo bisognava essere duri: oggi è più maturo, fa meno tocchettini, ha il motorino per l’età che ha e ha una muscolatura pazzesca. Se Benatia mi piace? Mi piacciono tutti i giocatori…mi piacciono lui, Rugani, Chiellini, Bonucci… Per quanto riguarda Allegri è stato il mio allenatore, è un amico: mi fa piacere ciò che ha detto su di me, anche per quanto riguarda Sacchi. Ci lega una bella amicizia. Sia i litigi che ho avuto con Leonardo e con Allegri mi hanno aiutato a fare questo lavoro, questo vissuto mi ha aiutato ad affrontare tante volte problematiche di questo tipo".
"Non ho nessun vantaggio per il fatto di conoscere Max… Ancora ho negli occhi la finale di Coppa Italia ed ero convinto potessimo fare di più e di meglio, invece è uscita la miglior Juve. Max era il capitano della mia squadra quando ero un bambino, da allenatore non è cambiato quando era giocatore: i conflitti che abbiamo avuto sono sempre stati positivi. Una settimana sì e una no stiamo mezz’ora al telefono, parlando di ciò che vediamo nelle partite”.”.
In seguito, il mercato e una battuta sul gesto di Mourinho all'Allianz Stadium: "Correre ai ripari sul mercato? Dovete chiedere a Leonardo, per il rispetto che ho per questi giocatori per ciò che mi stanno dando. Poi sicuramente questa società farà qualcosa, devo perdere le mie energie ad allenare la squadra: chi fa mercato lo fa molto bene. Mou? Ho fatto di peggio io nella mia carriera: ognuno di noi ha un certo carattere e pulsazioni diverse. Ha detto bene Spalletti: il leone quando dorme bisogna farlo dormire. Ha ricevuto offese, ma non sta a me giudicare: essere offeso per 90’ non è il massimo".
"Milan sottovalutato? Non mi interessa che qualcuno mi dia del sottovalutato - ha continuato Gattuso - penso la mia squadra debba continuare a fare ciò che sta facendo. Voglio vedere gente che lotta per 90’, stiamo facendo fatica a sviluppare ciò che vogliamo ma stiamo cercando qualcosa di nuovo e abbiamo voglia di farlo. C’è senso di appartenenza ed è importante, questa squadra ha bisogno di sentirsi viva e importante: io e il mio staff dobbiamo essere bravi a farlo capire”.
Poi, sugli infortuni: "Quanto perdiamo senza gli assenti? In questi mesi ho cambiato poco, ma ora il fatto di avere tanti problemi ci ha rafforzato a livello mentale. Questo è ciò che mi piace: la Juventus è molto più forte di noi comunque e per questo dobbiamo fare il massimo. L’importante è giocare da squadra e tenere bene il campo. Romagnoli non lo vedo cresciuto per i gol ma per le prestazioni che stiamo facendo: ci ha dato due vittorie importanti ma sta giocando bene. La fascia lo ha responsabilizzato, sta dimostrando di poter diventare un campione e sta lavorando con serietà: la sua fortuna è stato l’arrivo di Bonucci, che gli ha lasciato un qualcosa. Bonucci arrivava prima, è stato ore ed ore a Milanello e il fatto di averlo avuto accanto lo ha aiutato molto".
Ancora sull'avversario: "Come si ferma Cristiano senza Gattuso? C’è Kessie, più forte di me. Ma chi fa partire l’azione della Juve è proprio Bonucci, dobbiamo chiudere i loro attacchi con organizzazione: serve una grande prestazione a livello di reparto e collettivo. Non possiamo perdere un uomo solo dietro a CR7. La partita con lo United è stata dominata dalla Juve: hanno vinto 10 partite su 11 in campionato, sono fortissimi e danno la sensazione di non sudare nemmeno. Mostrano solidità e sono molto forti”.
"I calci piazzati mi fanno innervosire tanto: quelle poche volte che calciamo non riusciamo a farlo bene. C’è un problema di come battiamo i piazzati, dobbiamo occupare gli spazi giusti. Çalhanoglu e Cutrone non hanno fatto nessun accertamento: avrei fatto 350 partite in meno se avessi dato retta a tutti i miei dolori, tante volte bisogna stringere i denti e conoscere il nostro fisico. Cutrone viene da un infortunio alla caviglia e ci sta che può zoppicare, Çalhanoglu ha una botta al collo del piede e ogni volta ha fastidio. In questo momento dobbiamo essere bravi a tenerli bene”.
“Come prenderei un pari domani? Ci starebbe… ma già con l’Inter mi avete massacrato per aver giocato con il pareggio, quando non era così. Sicuramente dobbiamo fare la nostra partita, essere bravi a livello tattico e a concedere poco. Poi non si sa se giocheranno con 2 o 3 attaccanti: noi abbiamo da perdere e quando si indossa una maglia come la nostra hai sempre da perdere, ma non partiamo sconfitti".
In chiusura, ancora parole per l'ex capitano Bonucci: "Accoglienza di San Siro per Bonucci? Leo è stato un giocatore che ci ha dato tanto a livello di professionalità, tecnico, tattico ed umano. Ci ha lasciato molto. Se oggi ho fatto qualche miglioramento, tanti meriti sono anche suoi. Quando sbroccavo, mi è sempre stato vicino. Un vero valore aggiunto. Per tutti noi. Posso solo parlare bene di Leo, poi nella vita ci sono tante situazioni ed è difficile giudicare. Sono stato il primo a convincerlo a rimanere, ma ci sono figli, vita privata e tutto va rispettato. Per me è stato un onore allenarlo, spero che domani gli venga riconosciuto tutto questo. Ma io ho il mio pensiero e l'ho detto".
"Perché la Juve deve temere il Milan? Per la storia, per quello che stiamo facendo nelle ultime sei partite e per la voglia che abbiamo dimostrato. Loro faranno la partita, cerchiamo di farci trovare pronti".