Giorno di assemblea dei soci in casa Milan, con la società ovviamente, costantemente impegnata anche sugli aspetti extra campo. La riunione convocata presso la sede rossonera ha infatti visto, con l'ad Marco Fassone presente, la discussione dei seguenti punti all'ordine del giorno: dei tre fissati, solo il primo è stato oggetto di dibattito e di approvazione, con i due restanti rimandati alla successiva assemblea a causa dell'impossibilità della discussione degli stessi con il socio di maggioranza.
1) Proposta di modifica del regolamento del prestito obbligazionario garantito non convertibile, denominato "Prestito Obbligazionario Garantito Associazione Calcio Milan S.p.A. 2017-2018 - Serie 2". Deliberazioni inerenti e conseguenti.
In data 18 maggio 2017 l’assemblea ha deliberato un prestito obbligazionario non convertito dal totale di 54 milioni di euro: la scadenza della restituzione di un massimo di 15 milioni di euro è stata posticipata dal 15 ottobre 2018 al 30 giugno 2019. Proposta approvata all’unanimità.
Marco Fassone, alla domanda dell’azionista Gatti nel corso dell’assemblea, ha poi risposto così alla domanda sul punto 1: “Abbiamo bisogno di spostare un pezzo di bond da 54 milioni emesso a Vienna per il mercato dall’ottobre 2018 al giugno 2019, ma non c’entra nulla la liquidità: lo facciamo perchè, spostando una porzione piccola (da 15 milioni) in proporzione alla liquidità che la federazione ci impone, siamo così perfettamente aderenti ai parametri di liquidità della federazione. Ergo risulta un aspetto squisitamente tecnico”.
2) Modifica dell’Articolo 5 del vigente statuto sociale di Associazione Calcio Milan S.p.A. al fine di eliminare l’indicazione di valore nominale espresso delle azioni. Deliberazioni inerenti e/o conseguenti.
3) Modifica dell’Articolo 5 del vigente statuto sociale di Associazione Calcio Milan S.p.A al fine di prevedere azioni nominative non rappresentate da certificati azionari, nonché dell’Articolo 11 del vigente statuto sociale di Associazione Calcio Milan S.p.A. statuto al fine di eliminare la previsione di preventivo deposito o esibizione dei certificati azionari e disciplinare le modalità per l’intervento in assemblea. Deliberazioni inerenti e/o conseguenti.
Roberto Cappelli, membro del CdA rossonero, ha parlato poi così della mancata discussione del secondo e terzo punto: “Devono essere concordate con l’obbligazionista Elliott e non c’è stato tempo anche a causa del ponte festivo di raggiungere un accordo in questi tempi, pertanto il socio di maggioranza ci ha comunicato che intende astenersi su questa delibera, con il secondo e terzo punto che non verranno trattati in questa assemblea ma nella prossima”, dichiarando poi concluso l'incontro.