405' senza gol, chance di allungare sulle dirette concorrenti per la corsa Champions persa e nuovo tentativo di ripartenza dalla gara contro la SPAL, ricercando un successo che manca da ormai quasi un mese. Rino Gattuso è chiamato a trovare le (possibili) ultime soluzioni per risollevare un Milan in crisi, tentando di salvare una panchina sempre più traballante con il passare delle settimane: l'allenatore rossonero, intervistato da Milan TV, ha parlato così del momento vissuto dai suoi, soffermandosi anche sul tema Higuain e sugli episodi che hanno visto sfortunatamente coinvolto Kalidou Koulibaly, nel corso del match di ieri tra Inter e Napoli.
"Nei momenti di emergenza abbiamo sorpreso tutti, giocando con entusiasmo e senza nulla da perdere. Abbiamo avuto due partite contro Torino e Bologna in cui avremmo potuto staccare le rivali: quando capiamo che i punti in palio sono più pesanti del solito, vengono fuori tutte le magagne di questa squadra e subentra la paura. Sono rimasto molto deluso dal primo tempo della mia squadra, sembrava che il Frosinone si stesse giocando il quarto posto. Fino a tre giorni fa eravamo ad un punto dal nostro Scudetto, la Champions League: nel secondo tempo, invece, abbiamo creato e abbiamo avuto le nostre palle gol. Vogliamo fare, ma facciamo sempre le cose a metà. Abbiamo sistemato la difesa, ora il problema è l'attacco. Ogni volta che tiriamo diamo la sensazione di non fare male agli avversari. Già è difficile giocare con la maglia del Milan, dobbiamo sbagliare senza deprimerci. L'errore ci sta, l'importante è rimediare e mettersi a disposizione di tutti. Sulle mezze palle ultimamente vincono sempre gli avversari, penso sia una questione di testa. Penso che la paura abbia preso il sopravvento".
"Abbiamo cambiato modo di giocare - prosegue Gattuso - codificando 7-8 giocate che facevamo a memoria: quando cambi, può venire in testa qualche casino. Facciamo fatica a mettere in pratica qualche meccanismo. Se non ci muoviamo bene siamo prevedibili: Bologna esclusa, le occasioni le abbiamo create, ma non siamo stati bravi a sfruttarle. Mi lascia perplesso la voglia, sembra una squadra svogliata e devo dire che questo mi dà molto fastidio. Non è il peggior momento da quando allena questa squadra: a Verona e a Benevento sembravamo una banda musicale, senza voler offenderne i grandissimi interpreti. Era dal 1986 che il Milan non segnava consecutivamente da 4 gare di campionato. Ci vuole poco per rivedere entusiasmo e vedere una squadra rinata".
Sulla classifica, poi: "C'è troppo pessimismo. Potevamo fare un salto di qualità e non l'abbiamo fatto, ma respiro un'aria che non mi piace. Anche quando eravamo quarti, sembrava quasi scontato e che questa squadra dovesse fare di più: bisogna anche capire che tipo di giocatori abbiamo e che tipo di giocatori ci sono venuti a mangiare. Sembra che tutto quello che si fa è tutto da buttare via e penso che anche i giocatori percepiscano tutto questo. Non è una scusante, ma un po' di brillantezza le assenze ce l'hanno fatta perdere. Son sicuro che se questa squadra troverà la via del gol, ci sbloccheremo esattamente come abbiamo fatto in difesa dopo la prima partita senza subire gol. Credo manchi poco".
A tenere banco è anche il momento negativo di Higuain: "Ha sbagliato un rigore importante, ha preso un cartellino rosso e tutto il mondo ha parlato di lui. Quando succedono queste cose qualcosa ti rimane. Voglio rivedere il Pipita del secondo tempo di Frosinone: non è stato bravo a livello di conclusioni, ma voglio vedere quel tipo di giocatore. Non è solo lui, ci stanno venendo a mancare i giocatori tecnici. Suso sta giocando convivendo con dei piccoli problemini, Calhanoglu sta giocando al di sotto delle sue possibilità. Noi abbiamo il dovere di rimanere attaccati alla zona Champions per giocarci qualcosa di importante in primavera. Il rammarico più grande è non aver sfruttato quelle occasioni di allungare sul quinto posto e siamo un po' caduti in depressione per quello. Abbiamo squadre forti come Roma e Lazio con cui ci stiamo giocando questa qualificazione. Fra due giorni abbiamo una battaglia contro la SPAL. Affronteremo una squadra scorbutica e non ci resta che vincere, perchè abbiamo regalato abbastanza".
Chiusura su Koulibaly: "Mi trovo d'accordissimo con quanto detto da Ancelotti. Sicuramente non siamo l'unica nazione in cui succedono questi episodi. Serve guardare in Inghilterra, dove c'è grande civiltà sportiva. Penso che sia arrivato il momento che il calcio si fermi e che le partite si interrompano. Dobbiamo migliorare, siamo alle porte del 2019. Tante volte sono quattro imbecilli che cominciano a fare questi versi qua. Non penso che l'Italia sia un paese razzista, perchè ci sono tantissimi immigrati. E' giusto che una partita di calcio si sospenda".