Ripartire da quanto di buono fatto vedere per circa un'ora contro il Napoli, con l'obiettivo di portare a casa un risultato importante. Idee chiare per Gennaro Gattuso, che dopo la sconfitta del suo Milan all'esordio in campionato contro la squadra di Ancelotti è in cerca di riscatto. Subito un altro big match per i rossoneri, che venerdì 31 agosto, alle ore 20:30, affronteranno a San Siro la Roma di Di Francesco.
Una partita da non sbagliare per riuscire a conquistare i primi punti di questo campionato. Lo sa bene Gattuso, che in conferenza stampa ha presentato la sfida: “Domani sarà un’altra storia rispetto allo 0-2 dell’anno scorso: sono cambiati tanti giocatori da loro. Voglio rivedere i 55 minuti con il Napoli - ha detto l'allenatore del Milan -, tante buone cose: volevo vedere la mia squadra non spegnere la luce, e se un allenatore dice queste cose è perché le sente. Dobbiamo migliorare l’interpretazione delle partite, per 62’ abbiamo saputo bene cosa fare: un errore ci può stare per come vogliamo giocare noi a calcio, ma non ci possiamo permettere di uscire dal campo. Dobbiamo stare 95’ sul pezzo e fare la partita per come la prepariamo”.
“La costruzione del gioco dal basso? Bisogna vedere come si gioca la palla - ha proseguito Gattuso -, ci piace giocare sul giocatore opposto: non è vero che giochiamo solo sul vertice basso, quando usciamo dalla pressione dobbiamo giocare più in avanti. Il problema non è il palleggio, ma quando giochiamo in campo aperto: Biglia per noi è fondamentale, non ruba lo sguardo ma dà equilibrio. Sa che deve migliorare, ma il nostro problema non è il palleggio”.
“Veniamo da una sconfitta che brucia, mi ha fatto piacere vedere i ragazzi lavorare con grande intensità: dobbiamo fare di tutto per non commettere gli stessi errori fatti con il Napoli". Poi un commento su alcuni singoli: "Higuaín più vicino alla porta? Parliamo solo perché non ha fatto gol: se in quell’unica occasione avesse segnato staremmo parlando di altro. È un giocatore importante, ci fa crescere negli ultimi metri, ma per come ha giocato contro il Napoli mi è piaciuto. Questa squadra ha qualità, e lo si è visto nel secondo gol. Caldara titolare domani? Vedremo. Voglio precisare anche su Bakayoko, che ho visto un po’ deluso: ci vuole del tempo arrivando da altri campionati. Non ho massacrato nessuno né dato colpe a nessuno, sono contentissimo di chi è arrivato”.
Gattuso è poi tornato sulla sconfitta di Napoli, arrivata dopo che il Milan era stato in vantaggio di due gol. “Noi abbiamo pasticciato a Napoli, e può capitare: ci sta l’errore. Contro il Bologna l’anno scorso nel 2º tempo doveva finire 4-5 a 0, con l’Udinese uguale: questo è l’aspetto dove dobbiamo lavorare tanto. Non è vero che poi non tiriamo una palla lunga: l’errore più grande non è di Biglia sul primo gol, ma è il concetto tecnico che è sbagliato. E ci sta, ma dobbiamo rimanere in partita: dopo il 2-1 non c’eravamo più in campo, se fosse finita 5-2 non ci sarebbe stato nulla da dire. Non dobbiamo smettere di credere in ciò che facciamo, la squadra è forte e al momento siamo due gradini sotto la nostra qualità. L’errore che ho commesso è stato sostituire in fretta Biglia, così come provare sempre Bakayoko mezz’ala e una sola volta come vertice basso: così ne ho pagato le conseguenze”. E proprio su Bakayoko Gattuso ha voluto fare una precisazione: “Su Bakayoko non mi pento di niente perché sono stato interpretato male: guai a chi tocca i miei giocatori, non sputo merda su di loro. Per Bakayoko conoscere i meccanismi non è semplice: la colpa è stata anche mia”.
“Il vero Milan l’ho visto per 60’, le partite durano 90’ però: non è facile giocare contro di noi. Abbiamo corso più del Napoli, ma il punto è come corri: abbiamo caratteristiche ben precise. I 55’ di Napoli possono dare l’idea di un Milan da primi 4 posti a livello tecnico tattico, ma c’è l’aspetto caratteriale ed emotivo di diventare ancora squadra, che ancora manca. Sicuramente ci siamo comportati in modo non corretto sul terzo gol: in questo momento poi ci sono stati altri errori, potevamo prendere altri due gol. L’interpretazione non dev’essere del singolo ma di reparto, si interpretano cose a modo nostro. Quando si è in difficoltà per 4/5 minuti si cambia metodologia e si sta dietro, poi si ricomincia. A livello tecnico tattico prepareremo la partita con un avversario con caratteristiche diverse, dobbiamo stare attenti a Dzeko e alla loro velocità, hanno giocatori alti e sono pericolosi su palle inattive. A livello di mentalità cambierà ben poco, sicuramente il portare la partita con equilibrio senza andare allo sbaraglio”.
Spazio poi alle ipotesi su un nuovo sistema di gioco, Gattuso si è anche soffermato sulle figure di Calhanoglu e Castillejo. “Il 4-2-3-1? Può essere una soluzione alternativa, ci sono i giocatori che possono farò: ma il problema non è tattico. La squadra può giocare così o con il 442, con il 4321, il tempo dirà. Ritrovare Calhanoglu può servire per innescare di più Higuain, perché rientra e mette palle pericolose: Gonzalo ha perso poche palle a Napoli, è quando sterziamo e non mettiamo dentro molte palle. Castillejo può spezzare le partite, ha dinamicità e forza, riesce a saltarti e lasciarti sul posto quando prende velocità. È un ragazzo che si è ambientato, ride, scherza e lavora con grande serietà. Ci può dare un qualcosa”.
Su Laxalt e Donnarumma: “Laxalt può fare tutti i ruoli, ha dinamicità: in questo momento è da due settimane con noi. Calabria ha sbagliato tanto a livello tecnico, ma ci dà grandissima affidabilità. Sono contento della sua crescita. Donnarumma? Perché ci dev’essere un caso? Se non devia il 2-2 Bonaventura Gigio la para, oppure 10 volte quella palla va fuori o entra. Non dobbiamo cercare colpevoli, le colpe non sono solo sue: l’errore ci sta. Sono contento di Donnarumma, forse poteva fare qualcosa di più sul secondo gol”.
“Roma-Atalanta? L’Atalanta è piccola solo per nome e per blasone, ma al momento va velocemente 3 volte rispetto agli altri: se non hai gamba e non riesci a stargli dietro, possono farti male. Vanno a mille all’ora, hanno giocato partite importanti. Nel secondo tempo è uscita la qualità del singolo, la Roma ha buttato dentro tanti giocatori forti. Se diamo campo alla Roma possono farci male”.
Chiusura sul mercato in uscita e su Kakà, arrivato a Casa Milan per un periodo di stage in società: “Sorprese in uscita sul mercato? Penso di no, poi se qualcuno arriva con una valigia piena di soldi non so. Ad oggi siamo questi e rimaniamo questi, come ho detto già tante volte sta a noi: la società mi ha messo a disposizione una squadra valida, bisogna iniziare a fare punti con serietà e professionalità, poi vedremo dove arriveremo. Kakà? Sono uomini importanti che hanno scritto pagine importanti del nostro club - ha concluso Gattuso -, ma non abbiamo bisogno di bandiere ora per caricarci: abbiamo il nostro obiettivo, la carica la dobbiamo trovare tra noi in settimana e in campo”.