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Data: 12/03/2022 -

Andreazzoli: "La buona sorte non ci ha premiato oggi, merito di Maignan..."

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Le parole di Aurelio Andreazzoli dopo la sconfitta del suo Empoli contro la capolista Milan
Le parole di Aurelio Andreazzoli dopo la sconfitta del suo Empoli contro la capolista Milan

L'Empoli ha resistito ma non è riuscito a strappare punti importanti a un'altra big di A, come fatto già con Juventus e Napoli ad esempio, a casa sua. A San Siro passa il Milan, per un semplice 1-0, gol di Kalulu.

 

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L'allenatore toscano Aurelio Andreazzoli ha esaminato post-gara, a Dazn, la sconfitta contro l'attuale capolista della Serie A, analizzando i momenti della partita e ricordando la mentalità sempre mostrata in stagione dalla sua squadra.

"Nessun demerito nostro"

"Domenica scorsa abbiamo giocato a calcio in costume, stasera abbiamo giocato contro il Milan, è chiaro che magari non avremmo avuto troppe occasioni per poter andare a rete - ha esordito Andreazzoli. Se giochi con la difesa più importante del campionato, poi. Devi avere anche la buona sorte che ti premia, su quelle due occasioni che crei. Merito anche di un Maignan che è stato bravissimo contro di noi come all'andata, nessun demerito nostro. Dovremmo raccogliere qualcosa di più".

 

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Parlando delle difficoltà incontrate nel primo tempo e della crescita della squadra vista nella ripresa, poi: "L'approccio di una gara dipende anche dall'avversario. Il Milan, fin da subito, è stato predisposto ad attaccare e noi gli abbiamo dato una manina. Il Milan si è predisposto per fare il pieno, noi non siamo stati precisi come nel secondo tempo e un po' siamo mancati".

"Bisogna sempre trasmettere fiducia"

L'allenatore ha spiegato, poi, come all'Empoli: "Il lavoro da fare e sempre tanto. Quando parti a lavorare con una squadra che ha poca o nessuna esperienza di questa categoria, il lavoro da fare è maggiore. Voi sapete meglio di me, perché avete giocato ad alti livelli, che i ragazzi se ne accorgono se gli stai raccontando la verità su di loro, sul loro lavoro, oppure no".

 

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"Se gli racconti la verità e trasmetti loro sicurezza, poi dopo la partita si gioca undici contro undici, sempre con le stesse misure e ce la giochiamo contro tutti, cercando di dare la possibilità a tutti i 25 della nostra rosa", ha chiuso Aurelio Andreazzoli.



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