Mezza Europa lo corteggia, ma lui giura amore al Milan. Gianluigi Donnarumma, a 17 anni appena compiuti, è già titolare inamovibile dei rossoneri e l'erede più accreditato di Buffon in Nazionale. Il portierino napoletano si è raccontato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. All'inizio giocava in attacco: "Quando mi rivedo in tv con il Milan penso 'quello in porta è davvero Gigio?'. Ho iniziato a giocare su un campo di motocross. Un po’ faticoso e duro, ma mi è servito anche questo. In realtà nelle partitine mi utilizzavano soprattutto come centravanti considerata l’altezza. Milan? Non ci credevo, pensavo che fosse uno scherzo. I rossoneri mi tenevano d’occhio da tempo. Ma il vero problema è stata mia mamma Maria... Per lei è stato un dramma. I miei genitori sono rimasti giù, a casa. Non ho mai pensato di poter arrivare a giocare in Serie A così presto. Da piccolo avevo in camera i poster di Dida ed Abbiati, ora non riesco a credere che il nuovo portiere del Milan sono io".
Milanello è diventato il suo habitat naturale: "Io ci sto alla grande. Anche perché mi alleno benissimo e mi diverto. Noi portieri del Milan, anche i più giovani, lavoriamo tutti insieme. Alfredo Magni e Giorgio Bianchi stanno facendo un ottimo lavoro. Così come, per quanto mi riguarda, Abate, Fiori, Pinato e Ragno che mi hanno seguito nelle giovanili". Modelli? "Abbiati e Diego Lopez mi stanno aiutando tantissimo qui al Milan. Buffon e Neuer sono i miei modelli di riferimento". Gigio interesse a tutte le grandi d'Europa: "Mi sembra di essere un calciatore del Fantacalcio. Chi l’avrebbe mai detto? Ma io non sono certo già appagato, non ho ancora dimostrato nulla. Quando vedo il mio nome apparire sui siti per essere accostato a certe cifre mi chiedo: 'ma sono davvero io?'. Si tratta di una sensazione davvero bellissima. Mihajlovic? Ringrazio il mister, ma io pensavo e penso sempre e solo alla partita. Non ho mai avuto paura di 'bruciarmi', anche perché tutti mi hanno aiutato".
Attaccanti più difficili da affrontare? "Sicuramente Dybala che mi ha segnato all’andata ed Eder quando ancora giocava alla Sampdoria. Higuain non mi ha segnato, ma con la palla tra i piedi è di un pericolosità unica ed occorre prestargli sempre attenzione. Napoli è nel mio cuore e simpatizzo per gli azzurri". Domani è in programma il big match, Milan-Juventus: "Servirà un Milan unito, tutti noi dovremo lottare su ogni pallone. Dobbiamo vincere, non abbiamo altro risultato a nostra disposizione. Mi piacerebbe giocarla da titolare la finale di Coppa Italia, ma la decisione spetta al tecnico".