Il primo centro stagionale nell'amichevole di Milanello, la replica contro il Lugano e la doppietta al Bayern Monaco. Decisivo solamente nella kermesse estiva relativa alla preparazione pre stagione? Non proprio. Perchè Patrick Cutrone, giorno dopo giorno, ci ha preso gusto: un curriculum da miglior realizzatore di sempre del settore giovanile del Milan messo sul tavolo e due reti in gare ufficiali, tra Europa League ed esordio da titolare in campionato, per conquistare ulteriormente simpatia e fiducia di tutti. Con una carta di identità che recita, nel campo relativo all'anno di nascita, 3 gennaio 1998: “Sinceramente non mi aspettavo di arrivare fino a questo punto, un punto di partenza - ha dichiarato l'attaccante ai microfoni del canale ufficiale del club, Milan TV - Non mi aspettavo di segnare, di essere titolare, ringrazio tutti e il Mister che mi sta dando fiducia. A fine partita a Crotone non ci credevo neanch'io, ero felicissimo. Il merito non è solo mio ma di tutti, abbiamo fatto un’ottima partita. Una delle cose che ricordo dopo la partita è che mi dicevano che se avessi preso il giallo, il secondo, mi avrebbero ammazzato”.
Poi, sul rapporto coi compagni: “Mi trovo bene, siamo un’ottima squadra, in attacco abbiamo giocatori forti come Suso. Sono felice di poter giocare con loro: sarà sicuramente molto importante allenarsi insieme, ogni allenamento è oro perché imparo, soprattutto da Kalinic che è molto esperto e da tanti anni fa la Serie A. E’ sempre stato il nostro sogno giocare in A con il Milan. Con Donnarumma ho giocato meno, io e Manuel ci siamo sempre detti che dovevamo arrivare, abbiamo fatto di tutto. È un ottimo inizio. Su Gigio, ricordo il primo giorno in cui è arrivato: io giocavo negli Allievi Nazionali e lui nei Giovanissimi, mi ero innervosito perché mi parava tutto. A volte segno a volte no, siamo alla pari”.
Infine, tra miglioramenti e aiuto di Montella: “So che devo migliorare, il Mister lo sa benissimo, mi da tutti gli strumenti per migliorarmi. Aiuta tantissimo che sia un ex attaccante, soprattutto i suoi consigli che mi servono,il Mister sa quello che c’è in campo, io cerco di ascoltarlo. I suoi consigli sono importanti. Quando ho capito di potercela fare? Io ci ho sempre messo la voglia, volevo arrivare ad allenarmi in prima squadra, è sempre stato il mio sogno”.