Un pari emozionante, quello visto a San Siro, con protagonisti Milan e Frosinone. Un punto che però, in termini di classifica, non accontenta nessuno. Eppure, Christian Brocchi è soddisfatto della prova della squadra, come ha sottolineato nell’analisi della gara ai microfoni di Sky Sport.
“Chiaramente c’è rabbia per non aver vinto, ma un allenatore deve considerare la prova della squadra e non solo il risultato. Se dopo la partita di Verona avevo detto di essere deluso per l’interpretazione della sfida da parte di tutti i reparti, stavolta non è così. Il Frosinone ha fatto solo quattro tiri in porta, noi oltre 20 e abbiamo anche sbagliato un rigore. Di certo, il Milan a San Siro non può prendere tre gol, ma il calcio è anche questo” ha affermato Brocchi.
Secondo l’allenatore, i rossoneri hanno sofferto molto meno di quanto dica il punteggio. “Siamo andati sotto solamente subito dopo aver subito il primo gol, perché un avvio del genere ha freddato la squadra, che ci teneva particolarmente ad imporsi oggi. Ma il tutto è durato una decina di minuti, perché poi prima di subire il secondo gol abbiamo creato 5-6 palle gol nitide. Nemmeno dopo aver sbagliato il rigore ci siamo disuniti, poi abbiamo preso la terza rete per un errore individuale di Alex; può capitare anche ad un grandissimo difensore come lui. Le scelte in generale della difesa non sono state sbagliate” ha proseguito.
La tenuta mentale del Milan, però, ancora non è delle migliori, secondo Brocchi: “Il Milan ha dimostrato una certa fragilità, con Carpi e Verona. Oggi no, la squadra ha creato tanto e ha retto, senza spegnersi e rimanendo viva tutta la partita. E’ difficile incassare tanti colpi, se fossimo stati deboli e senza orgoglio non avremmo reagito così. Bisogna migliorare su quest’aspetto, perché giocare a San Siro è difficile ed è necessario avere personalità forte e unione di squadra”.
A Brocchi restano ancora due partite per chiudere il campionato, e la finale di Coppa Italia. Il futuro è ancora un’incognita. Ma l’allenatore glissa: “Mi sento spesso con la dirigenza, ma per il momento devo solo pensare a tirare fuori il massimo possibile dai miei giocatori. Non ho mai pensato all’anno prossimo, io sono obbligato a fare del mio meglio in queste giornate col massimo dell’entusiasmo proprio perché c’è poco tempo”.