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Data: 30/01/2018 -

Milan, Bonaventura: “Noi 4º? Niente è impossibile”. Çalhanoglu: “Con Gattuso ho spazio, mi dà fiducia”

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Niente Gattuso e conferenza stampa doppia per affrontare la sfida d’andata della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, con una prima volta per Jack Bonaventura ed Hakan Çalhanoglu in coppia davanti alle telecamere per rispondere alle domande della stampa. Così il Milan ha deciso di approcciarsi alla seconda sfida in 4 giorni alla squadra di Simone Inzaghi, partendo dalle dichiarazioni del suo numero 5: “Non sarà facile, abbiamo già affrontato la Lazio pochi giorni fa ed è un test importante, contro una squadra attrezzata. Sicuramente ci teniamo a fare bene, c’è in palio una finale di coppa Italia, una competizione in cui vogliamo arrivare in fondo. Non vogliamo ripetere cose successe già in passato, il nostro obiettivo dev’essere giocare come l’altro giorno. Sicuramente ho fatto 4 gol e sono contento di ciò che ho fatto sinora, ma penso l’importante siano le prestazioni, aiutando la squadra in fase difensiva: poi il gol è una conseguenza della condizione fisica e mentale”.

“Ogni allenatore ha la sua metodologia, Gattuso ha nella sua testa di lavorare in settimana con intensità, carichi di lavoro superiori rispetto a prima. Penso anche che per come si alleni uno in settimana riesca a giocare la domenica, ma l’intensità non basta: comunque, sicuramente, la squadra ha raggiunto un buon livello. Siamo in corsa per tutte e 3 le competizioni, in campionato dobbiamo recuperare, dobbiamo ottenere il massimo da noi stessi senza fare calcoli. Sappiamo che in Coppa Italia manca la sfida con la Lazio per raggiungere la finale, può darci una svolta importante per la stagione, dobbiamo prepararci su tutto”.

“Certamente vincere un trofeo sarebbe una cosa fantastica, visto com’è iniziata la stagione e i problemi avuti ad inizio anno. Pensiamo alla prossima partita, la Lazio ci ha messo molto in difficoltà, cercheremo di fare meglio domani. Noi 4º? Difficile vista la classifica, niente è impossibile: nulla sarà facile, pensiamo di migliorarci. Compensare l’assenza da un mondiale non si può fare, dobbiamo fare un grande finale di stagione per andare in vacanza senza rimpianti. Vedere l’Italia non qualificata è stato doloroso. Ieri abbiamo fatto un allenamento di recupero, oggi il mister entrerà nel dettaglio per capire se cambiare qualcosa o meno, ma ci sono cose che abbiamo fatto bene ed altre che possiamo fare meglio, sicuramente questo è un aspetto cui teniamo. I nostri tifosi ci hanno dato una grande mano. Si vedono ultimamente delle cose che fanno le squadre consolidate, stiamo approcciando le partite positivamente a livello tattico, dobbiamo andare avanti così”.

Poi spazio a Çalhanoglu, capace di lasciar intendere come dietro al miglioramento nel proprio rendimento giochi molto anche l’importanza del cambio in panchina e dell’arrivo di Gattuso: “Sono molto felice di essere riuscito a raggiungere questo obiettivo, ci ho messo un po’ a raggiungere ciò che speravo. Ho trovato un allenatore che mi dà molta fiducia e parla molto con me: inizialmente non ho avuto questa forza per mostrare dopo l’infortunio come fossi, mi sto riprendendo e sono molto felice, sto arrivando ai livelli sperati. Da quando c’è Gattuso riesco a trovare il mio spazio, giocare come so giocare, mi trovo bene con Jack e a giocare in quella posizione. L’importante durante le partite è che ci aiutiamo l’uno con l’altro, come vogliamo, per raggiungere i nostri obiettivi”.

“Il mio ruolo? Vorrei sottolineare che ogni allenatore ha una sua idea sul piano di gioco, rispetto le idee di Montella e Gattuso: nella mia carriera non ho mai giocato con il 3-5-2, perciò ho avuto difficoltà ad adattarmi al mio modo di giocare. In Germania giocavo con il 4-2-3-1, in una posizione diversa, nel ruolo attuale dove gioco con Gattuso mi trovo molto bene. Lui porta avanti lo stesso ritmo che aveva da calciatore da allenatore, vuole il 100% soprattutto in allenamento, per avere il risultato in campo. A parte i miei problemi fisici, non ho avuto problemi di ambientamento, la gente è molto simile a me e mi hanno aiutato molto: quando mi sono trasferito qui tutti si aspettavano molto, ma non potevo mostrare subito dall’inizio questo. Credo di aver raggiunto il mio obiettivo, mi auguro di migliorare giorno dopo giorno. Mi è stato detto di essere più libero di testa. L’elastico? Ho visto questo movimento da Jack in allenamento…L’importante è giocare bene insieme e vincere, non il singolo: domani sarà importante. L’assenza al Mondiale è come una pugnalata al cuore, ogni giocatore vorrebbe andare al Mondiale: ma questo il calcio e bisogna andare avanti. Il peso della 10? Certo che si sente, sto lavorando molto per arrivare al livello di questa maglia”.



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