Ulteriori parole per ribadire un concetto ormai assodato, con la volontà di cedere in mani sicure la propria società con l'unico intento di rivederla tornare grande. Il presidente del Milan Silvio Berlusconi, intervenuto come ospite alla trasmissione "Virus" su Rai2, ha parlato così della possibile cessione del club alla cordata cinese, con la quale è già stata aperta da ormai due settimane una trattativa esclusiva: "E' un un anno che cerco una continuazione alla mia presidenza nel Milan. Oggi tutto il mondo del calcio subisce l'arrivo dei soldi del petrolio, tutto è cambiato: una sola famiglia non può sostenere spese di cui una squadra ha bisogno per restare protagonista in Europa. Quindi, dopo 30 anni e dopo tutti i successi, credo che la decisione che io debba ancora prendere è di trovare un successore a Berlusconi che funzioni per il Milan. E sbaglierei molto se non fosse adeguato: il gruppo delle società cinesi ci è apparso come un gruppo veramente solido, e quello che cerchiamo da loro è ottenere la garanzia precisa che siano disposti ogni anno a investire nel Milan delle cifre adeguate".
"Penso che una squadra che debba essere riportata ad avere i top player necessari per vincere in Europa sia da investimenti da 100-200 milioni ogni anno - ha concluso Berlusconi - Questi cinesi hanno un grande mercato, dove possono commercializzare il marchio del Milan, che è un brand di grande valore. In Cina ci sono 243 milioni di simpatizzanti per il Milan".