"Aver incontrato di nuovo Tomori al Milan e poterci giocare in Serie A è un sogno". Sono state queste le parole di Tammy Abraham ai microfoni di Milan Tv. L'attaccante ha toccato diversi argomenti, dal rapporto con il difensore ai suoi idoli.
Milan, Abraham: "Onorato di essere in questo club. Tomori? Siamo cresciuti insieme"
Arrivato al Milan nello scambio di prestito che ha coinvolto Alexis Saelemaekers, partito in direzione Roma, Tammy Abraham ha collezionato un assist nel primo match con la maglia rossonera contro la Lazio. E dopo la presentazione in conferenza stampa, l'attaccante è tornato a parlare ai microfoni di Milan Tv: "Conosco Tomori da quando avevo sei anni. Siamo cresciuti insieme, abbiamo fatto tante esperienze, ci siamo sempre stati l'uno per l'altro. Siamo arrivati in prima squadra, abbiamo giocato in Premier League, poi in Serie A e ora giochiamo nello stesso club. Per me è davvero un sogno. Sono molto religioso, prima di arrivare al Milan pregavo ogni giorno sperando che succede qualcosa per me. Non potrei esser più grato di aver raggiunto una società così prestigiosa".
Abraham ha proseguito parlando delle sue origini e del Milan: "Sono cresciuto in una zona con molti nigeriani. Sono cresciuto con quella cultura, sono stato in Nigeria e spero di tornarci presto. Mia mamma cucina spesso piatti nigeriani. Essere in questo club è un onore, sono cresciuto guardando i giocatori che hanno fatto la storia di questa maglia".
Infine, il giocatore ha concluso l'intervista parlando dei suoi idoli: "La mia famiglia era molto tifosa dell'Arsenal e io sono cresciuto guardando molte partite dell'Arsenal e Henry era il mio idolo. È vedendo lui che ho voluto fare l'attaccante. Ma ci sono così tanti grandi giocatori, come Ronaldo, Drogba che ho avuto la possibilità di vedere ogni settimana. Ci sono tanti grandi attaccanti che hanno giocato in questo grande club ed è bello che possa seguire le loro orme. Idoli fuori dal calcio? I miei genitori, sono stati fonte di ispirazione tutta la vita, hanno fatto sì che rimanessi concentrato, così come mio fratello e mia sorella, a raggiungere i miei obiettivi".