Miami, c'è un allenatore italiano che vince anche nel paradiso americano. Alessandro Nesta, ha infatti vinto la Spring SeasonN asl del 2017, la serie B americana. Riconoscimento importante per il lavoro svolto con il Miami Fc.
"Credo che vincere sia difficile ovunque, soprattutto in campionati, lingue e culture diverse" - si legge nelle pagine del Corriere della Sera - "E poi a Miami fare calcio non è così scontato: fa un caldo impressionante. Una volta mi piaceva dormire, ora mi sveglio alle 6 per allenare con un po’ di fresco. Propongo un calcio offensivo, col 4-3-1-2. Gradualmente sono riuscitoaintrodurre più lavoro tattico e atletico: la cultura della fatica qui non manca di certo. Il calcio giocatoèun’altra cosa. Si nasce calciatori, non allenatori. E soprattutto per chi ha giocato ad alti livelli è difficile ripetere certe emozioni. Ma adesso come allenatore sento che miglioro ogni giorno le mie conoscenze".
Totti? Nesta ci ha provato a portarlo a Miami: "Ci siamo sentiti e lui ha un futuro da dirigente. Il giorno che inizia il campionato e tu non ci sei, è dura. E se non hai subito qualcosa di interessante da fare, è faticoso: ti manca il campo, lo spogliatoio, stai coi figli, vai a fare la spesa con tua moglie. Ma siamo stati abituati a emozioni diverse. Capisco bene quello che intendeva Francesco". Anche Pirlo potrebbe presto annunciare l'addio al calcio giocato: "L’età si fa importante. Ma lui è sereno. E quando smetterà deve rimanere nel calcio". Nesta attende la chiamata dall'Italia: "Sì. Sono partito da qui perché ho deciso di vivere a Miami con la mia famiglia. Ma adesso sono pronto a valutare qualsiasi soluzione: non sono un allenatore in vacanza. Il calcio italiano mi affascian sempre. Ci sono giocatori molto interessanti. E guardo soprattutto gli allenatori".
Pronostico sul prossimo campionato: "Penso che il prossimo scudetto la Juve lo può perdere da sola. La Roma finora ha solo venduto e vediamo cosa compra, il Napoli non vende e non compra. L’anti Juve per l’anno prossimo sarà comunque la squadra di Sarri. Milanesi? Il gap che devono colmare è più ampio e per farlo serve tempo. Dipende da quanto investiranno: solo loro da quel punto di vista potranno davvero competere con la Juve nei prossimi anni.Donnarumma?«Non so chi lo ha chiamato, ma se era il Real Madrid è chiaro che uno ci pensa un attimo. Alla fine è andata come doveva andare, ma la mia prospettiva è un’altra. Quando il Milan ritornerà quello di un tempo non avrà più questi problemi. Pochi anni fa era il punto d’arrivo massimo. Deve riconquistare quel prestigio".
Il punto sui difensori italiani: "Se stanno bene, credo che Barzagli e Chiellini giocheranno ancora il Mondiale. E Bonucci che ha 30 anni non si discute. Ma Rugani, Romagnoli e anche Caldara crescono bene: quando gli altri smetteranno, siamo a posto". Sulla sua Lazio: "Simone Inzaghi mi ha stupito molto. Non pensavo fosse così bravo: non sembrava coinvolto dalla tattica. Ma crescendo si cambia". Ultime curiosità: "Chi mi piacerebbe allenare? Thiago Silva, così mando tutti gli altri all’attacco, tanto dietro c’è lui... Mio figlio? Ha 9 anni e gioca nell’accademia della Juventus. Quelle di Lazio e Milan qui non ci sono".