"Nonna, mi mancherai moltissimo". Non c'è nemmeno un attimo per esultare dopo un gol pesante, capace di sbloccare la sfida tra la sua Argentina ed il Cile: il pensiero di Angel Di Maria corre, subito, ad abbracciare e baciare una maglia che mai quanto nella serata di ieri avrebbe voluto rappresentasse, e non solo ideologicamente, uno degli affetti più cari, perduto solo poche ore prima del match.
Camiseta blanca alzata al cielo, nel dettaglio scritto a pennarello la dedica più bella a chi l'ha lasciato solo poche ore prima: un gol dedicato alla nonna che non c'è più, con un sinistro preciso sul primo palo, e lacrime che non possono essere trattenute nel post partita. "E' molto difficile essere lontani quando succedono queste cose: per mia madre, per mio zio, per tutti - ha ammesso Di Maria, frenato da un pianto che ha commosso il mondo intero - Volevo solo giocare: lei era orgogliosa della mia presenza in Nazionale, mia madre mi ha chiesto di restare qui insieme ai miei compagni".
E lì, in California, "El Fideo" è rimasto, con tanta tristezza nel cuore ma con una forza in più: portare ancora a vincere l'Argentina, al 15° successo su 15 quando Di Maria va in gol, e segnare per l'albiceleste e per la sua abuelita. Che oggi, ovunque fosse, avrà potuto solo essere ancor più orgogliosa di avere un nipote così. Cuore grande e sempre più talisman della sua Seleccion.
Qui il video dell'intervista a fine partita: