Vincere un mondiale? Un lusso per pochi, anche per un fuoriclasse come Lionel Messi. Ieri, contro il Liverpool al Camp Nou, la Pulce ha messo a segno una doppietta, realizzando i suoi gol numero 599 e 600 in carriera: ben 14 anni sono trascorsi dal primo gol segnato, contro l'Albacete proprio il 1 maggio.
Messi stupisce e incanta in semifinale di Champions, mentre vive una situazione ancora altalenante per quanto riguarda le prestazioni con la maglia Albiceleste: a proposito di questo, l’ex ct della Spagna Vicente Del Bosque ha fatto una preziosa rivelazione, parlando del rapporto tra il fuoriclasse e la Nazionale ai microfoni del programma ‘Super Deportivo Radio’ in onda su Radio Villa Trinidad.
“La Federazione spagnola ha fatto tutti gli sforzi possibili per convincere Messi a giocare per la Roja. Lionel ha rifiutato la Spagna perché ama il suo Paese. Il suo arrivo ci avrebbe fatto migliorare, Messi è Messi, ce n’è uno solo, sarebbe stato un sogno allenarlo”. Un episodio che risale a tanti anni fa, quando Messi aveva cominciato a farsi notare nella Masía, prima che la Spagna conquistasse nel 2010 il suo primo Mondiale sotto la guida dello stesso Del Bosque.
Una scelta di cuore, quella di Leo, che finora si è rilevata però deludente: Messi non è ancora riuscito a vincere la Coppa del Mondo, il sogno della sua vita. Per Del Bosque, però, tutto ciò non può andare ad influire sulla valutazione di Messi come calciatore: “Non gli toglie nulla, nè mette in dubbio i meriti che Leo ha per quanto riguarda quel che ha vinto finora con il Barcellona”. Nazionale a parte, il 10 blaugrana resta comunque un campione, al momento con un solo obiettivo nella testa: vincere la Champions e farlo ancora con la maglia blaugrana.