Alex Meret ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Il portiere del Napoli ha affrontato vari temi come il pareggio contro la Roma nell'ultimo turno di campionato e la sconfitta della Nazionale contro la Macedonia del Nord.
Meret: "Le lacrime di Insigne non sono una resa"
Meret è tornato così sull'1-1 contro la Roma che potrebbe condannare la squadra azzurra nella lotta scudetto: "Il gol di El Shaarawy ci ha fatto malissimo. Forse stavamo soffrendo un po', ma non avevamo rischiato troppo. Prendere un gol nel recupero è dura. L'umore deve essere per forza positivo: il discorso scudetto si è complicato, ma dobbiamo essere professionisti fino all'ultima gara. Le lacrime di Insigne non sono una resa, ma il dispiacere per i punti persi. Non possiamo mollare ora. Andremo ad Empoli con la voglia di tutte le domeniche. Abbiamo perso punti importanti con Fiorentina e Roma, ma non ci possiamo abbattere. Metteremo in campo tutte le energie che ci restano perché si può ancora sognare. Dobbiamo dare tutto per questa maglia, è importante per noi e per la città, continueremo a lottare".
"Non mi spiego le sconfitte in casa"
Il portiere azzurro ha poi provato a spiegare le troppe sconfitte incassate al Maradona nel corso di questa stagione: "Non me le so spiegare nemmeno io. C'è sempre grande atmosfera, i tifosi ci spingono al massimo e dispiace il doppio non portare a casa punti. La pressione non è una scusante, quella c'è sempre e ci siamo abituati. Speriamo di cambiare il trend nelle ultime due partite".
Sulla Nazionale: "È stata una doccia fredda, ma dovevamo qualificarci prima"
Infine, Meret è tornato sulla clamorosa eliminazione dell'Italia dai Mondiali di Qatar: "Il gol della Macedonia l'ho visto in tv e mi ha fatto ancora più male. È stata una doccia fredda per la Nazionale e per tutto il Paese. Dovevamo qualificarci prima, anche perché venivamo da un grande risultato come l'Europeo vinto. Ormai indietro non possiamo tornarci, dobbiamo pensare a giugno e alle prossime partite".
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