Alla fine della serata trionfale per il PSG è arrivata anche la sua firma. Come poteva, Kylian Mbappé, mancare all’appello nella goleada della squadra francese in casa contro la Stella Rossa? Ancora una volta il giovanissimo attaccante ha dato il suo contributo e ha migliorato la sua media: in 19 partite giocate in carriera in Champions League (16 da titolare), Kylian ha messo lo zampino in 16 gol segnati dalla sua squadra, tra reti e assist per i compagni. Ogni 84.6 minuti mette le sua firma.
12 gol e quattro assist, a vent’anni ancora da compiere. Sembra davvero che Mbappé faccia una corsa su se stesso, raggiungendo traguardi sempre nuovi. Come contro il Liverpool, anche nella seconda giornata del girone il francese è andato a segno - e questa volta nessuno è riuscito a togliergli la gioia della vittoria finale. Prima la maglia del Monaco, con cui ha battuto quasi ogni tipo di record ed è diventato protagonista assoluto dell’allora squadra di Jardim; poi quella del Paris e lo stesso risultato. Le certezze in zona gol sono le stesse. Questa sera anche l’intesa con Neymar - tripletta per lui che è diventato il brasiliano con più gol in Champions insieme a Kakà - ha funzionato come non era accaduto ad Anfield.
E in serate così tutti tornano a chiedersi se davvero questa coppia, su cui il Paris Saint-Germain ha puntato praticamente tutto in fase di campagna acquisti per arrivare al top in Europa, possa bastare per vincere una competizione come la Champions League. Senza dimenticare i vari Cavani, Di Maria e non solo… Intanto Mbappé ribadisce il suo status di Golden Boy: il francese è nella lista dei 40 giovani più promettenti del panorama mondiale. Ma oggi più che mai i paragoni con gli altri giovani sembrano impietosi. Non ha vent’anni mai in bacheca ha già due campionati francesi, una Coppa di Francia e una Coupe de la Ligue.
Poi anche un Mondiale conquistato in estate al termine di una competizione in cui ha messo a segno quattro reti. Con la Francia in totale sono 9 gol il 24 partite, 27 in 50 con la maglia del Paris e altrettanti - in 60 gare - con il Monaco. Niente Champions finora ma uno score personale che continua a migliorare, partita dopo partita. Se il Mondiale lo ha consacrato ancora di più agli occhi del mondo, un percorso in crescendo anche in Champions può davvero portarlo ad essere tra i primi del mondo in tempi brevissimi nonostante una giovanissima età. Basterà anche al PSG per realizzare il suo sogno europeo?
