Dagli screzi con James Maddison ai tempi della Premier League quando prendeva in giro il calciatore del Tottenham imitando la sua esultanza del lancio delle freccette ad aver paragonato l'Everton ad una "prigione" con un post su Twitter il giorno della sua partenza, passando per i litigi furibondi con Kyle Walker in campo e i motivi che l'hanno spinto lontano dall'Inghilterra e al Marsiglia di Roberto De Zerbi, l'unico club francese ad aver vinto la Champions League e altro. Neal Maupay è un personaggio estroverso e senza peli sulla lingua.
E fu proprio lui a spalancare le porte all'Argentina campione del mondo quando in un grave contrasto con il portiere Bernd Leno in un Brighton-Arsenal di quattro anni fa e la lunga pausa per infortunio del portiere tedesco rese possibile l'ascesa del Dibu Martinez. Nell'intervista in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com, l'attaccante francese di origine argentina ci ha detto che non indossa maschere e di essere "solo se stesso".
Per tanti lasciare la Premier League di questi tempi per un altro campionato è un passo indietro. Ma Maupay non ci sta: "Per niente! Chi dice che venire al Marsiglia sia un passo indietro non capisce niente di calcio. L'OM è il più grande club francese. È una fortuna e un onore vestire questa maglia". L'ex attaccante di Nizza, Saint-Etienne e Brest, che è stato espulso in Marsiglia-Angers venerdi scorso, ha raccontato perché è tornato in Francia dopo sette anni in Inghilterra tra Championship e Premier con le maglie di Brentford, Brighton ed Everton.
"L'OM è spinto da un intera città: possiamo fare grandi cose"
"Ci sono tanti motivi per cui sono tornato in Ligue 1. Perché parliamo del Marsiglia, per Mister de Zerbi, per i tifosi, per i giocatori che ci sono qui, il management e il fatto che siamo spinti da un intera città e questi tifosi che possono aiutarci a fare grandi cose. È una sfida pazzesca". Nonostante l'ottima annata al Brentford in prestito, all'Everton non rientrava più nei piani del club e dell' allenatore Sean Dyche. "L'Everton non è un prigione: ho esagerato. Non vedevo l'ora di andarmene ma forse ho esagerato dicendo che l'Everton fosse una prigione. Stavo solo scherzando! Ma anche se col senno di poi il video è stato forse 'troppo' non rimpiango nulla, l'ho postato solo per divertimento! Io sono uno a cui piace scherzare e lo rifarei, fu una cosa buffa".
Alla domanda se meritava un opportunità viste le difficoltà delle Toffees in zona gol: "Non lo so e onestamente non me ne frega niente. Ormai ho voltato pagina, l'Everton è il passato. Ora sono qui e sono al 100% concentrato sul mio club: l'Olympique Marsiglia".
Infine una battuta sulla sua 'nemesi' dichiarata, James Maddison. "Non ho niente contro Maddison ma mi piace divertirmi. Perché lo sfotto in campo? Non so, mi sentivo di farlo però non ho nulla di personale contro James. Non è mai niente contro la persona! Come ho già detto mi piacere prendere per il c**o e in tutto questo sono solo me stesso! L'esultanza con le freccette? Non pianifico queste cose, succedono e basta. E poi perché non Maddison? Non lo vedo come un bersaglio facile, sono cose che capitano all'improvviso. Potevo benissimamente prendere in giro anche qualcun'altro..."
A cura di Alessandro Schiavone