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Data: 09/02/2021 -

Matri: "Pirlo è un leader silenzioso. Conte? Ha già fatto un gran lavoro"

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La storia di Alessandro Matri alla Juventus è fatta di gol e trofei: il primo nel 2012, a un anno e mezzo dal suo arrivo in bianconero con il primo scudetto dell’era Conte, l’ultimo invece nel 2015, con una Coppa Italia decisa – tanto in semifinale quanto in finale – dai gol del “Mitra”. L’ex attaccante, oggi collaboratore di Simone Inzaghi alla Lazio, in un intervento alla Gazzetta dello Sport parte proprio da quest’ultimo trofeo per parlare della sua ex squadra e di Antonio Conte.

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Nella mia seconda esperienza alla Juventus arrivai in prestito per sei mesi. Giocai poco in campionato ma riuscii a ritagliarmi il mio spazio in Coppa Italia. La semifinale di ritorno contro la Fiorentina credo che sia stata la mia miglior partita in bianconero. Avevamo perso l’andata ma siamo riusciti a ribaltare il risultato nel ritorno in trasferta. Segnammo io, Pereyra e Bonucci. Poi segnai anche in finale contro la Lazio”.

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Matri, oltre ad aver avuto Conte come allenatore ha anche condiviso lo spogliatoio con Andrea Pirlo. “Ha sempre avuto qualcosa in più in campo, Andrea è un leader silenzioso che sta facendo valere le sue idee di calcio. Conte invece credo che abbia fatto già un grande lavoro, non sempre si riesce a centrare lo scudetto al primo colpo ma i nerazzurri lottano da due anni per il titolo”.

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Poi l’ex numero 32 della Juventus analizza la partita di stasera. “È ancora molto aperta, un gol di scarto non ti consente di stare al sicuro. Entrambe le squadre vorranno dimostrare di essere l’una all’altezza dell’altra. Conte avrà Lukaku, Pirlo potrà contare su CR7. Da parte di Ronaldo c’è grande rispetto verso Andrea. Certo, se lo sostituisce storce il naso anche con lui perché è nella sua indole da cannibale, ma tra i due c’è grande armonia”.

L’intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport          



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