Un gesto bellissimo e, per quanto si possa credere, non comune. Nemanja Matic centrocampista del Manchester United si è reso protagonista di un atto generoso e altruista: ha deciso, infatti, di aiutare finanziariamente la famiglia di Dusan Todorovic per essere curato dal cancro.
Un gesto che non ha bisogno di troppe parole, ma che dà valore all'uomo prima che al giocatore. Rude in campo, duro, un mediano che non guarda in faccia nessuno quando si gioca a calcio, tutto il contrario di quello che ha dimostrato di essere nella vita reale.
LA STORIA DI DUSAN TODOROVIC
Nemanja Matic, come detto, ha deciso di finanziare le cure al piccolo Todorovic, ma non è stato lui a rivelarlo ben sì la famiglia del giovane tifoso che ha deciso di rendere noto il nome del donatore anonimo. Il bambino, tifoso del Partizan Belgrado prima squadra a occuparsi del suo caso e prendersene cura, soffre di neuroblastoma, un raro tipo di cancro che divenne noto dopo la lotta che ha tenuto impegnato il piccolo tifoso del Sunderland, Bradley Lowery, che durante le cure e la lotta con questa terribile malattia aveva instaurato uno speciale legame d'amicizia con Jermaine Defoe che lo aveva supportato in tutto il suo percorso di chemioterapia e non solo. Toccante è stata la lettera che l'attaccante inglese scrisse al piccolo dopo la sua prematura scomparsa.
Data la situazione del piccolo Todorovic, Matic ha deciso di contribuire alle cure e ora il giovane tifoso si recherà a Barcellona per ricevere le cure necessarie per cercare di debellare la malattia.
Non va dimenticato, ma sottolineato che oltre al centrocampista del Manchester United in tanti si sono attivati per aiutare il ragazzino, in primis il Partizan Belgrado, squadra del cuore di Dusan. La società serba ha raccolto quasi 200.000 euro in modo che il bambino potesse ricevere il trattamento, così come un fan della Stella Rossa. Tanta beneficenza e supporto che arrivano da tutte le parti anche da club rivali, simbolo e conferma che la salute e le prove difficili a cui la vita tante ci mette di fronte abbattono anche le barriere della rivalità e del tifo.