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Data: 20/05/2018 -

Materazzi carica l'Inter: "Nerazzurri più forti, con la Lazio la decide Icardi. Mancini? Pochi come lui, ma ora deve pedalare..."

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Marco Materazzi torna a parlare della sua Inter e lo fa dalle pagine della Gazzetta Sportiva. L'ex difensore nerazzurro ha parlato della 'finale' che attende questa sera la squadra di Spalletti contro la Lazio di Inzaghi con in palio la qualificazione alla Champions League, di Icardi e del futuro nerazzurro. Ma non solo.... spazio anche alla nazionale che ha ritrovato due dei suoi grandi amici: Mancini e Balotelli. Ecco le sue parole:


"Lazio Inter una finale? La Lazio è favorita: gioca in casa e ha due risultati su tre. Ma l’Inter è più forte come squadra e l’essere obbligata a vincere è un vantaggio perché gestire non è il suo forte. Sarò banale, ma penso che il giocatore decisivo sarà Icardi. E' stato criticato ingiustamente contro il Sassuolo, quando Consigli è stato mostruoso. Forse Mauro in un’occasione avrebbe potuto anche fare lo scavetto, ma se avesse fallito sarebbe stato crocifisso. A Roma farà una grande partita, vuole la Champions League più di tutti. Con quattro posti disponibili, l’Inter deve andare in Champions. Altrimenti sarà una stagione negativa, ma in cui comunque sono state gettate basi importanti per il futuro.

Spalletti? Gli auguro di vincere presto il primo scudetto. La dirigenza a fine torneo deve sedersi con lui e ascoltarne le richieste, al netto dei paletti economici. Non si può cambiare tutto di nuovo. Anche quando sono arrivato io abbiamo vinto poco, ma poi il vento è girato

De Vrij? titolare? Sì, temo che giocherà e anche bene. Se fossi nel giocatore non direi mai di no al mio tecnico. Ma conosco bene sia gli olandesi sia Stefan, credo sia un caso creato soprattutto dalle parole di Inzaghi. Io stesso nel 2001 avevo già firmato con l’Inter ma le feci un gol con la maglia del Perugia".

Chiusura su Balotelli e Mancini uno tornato in nazionale, l'altro che ne ha assunto la guida: "Mancio ha voluto molto quella panchina, rinunciando a tanti soldi. Ora però deve pedalare! È vero che peggio non si può fare e che lui è più portato a fare il c.t. rispetto all'allenatore di club: ce ne sono pochi bravi come lui a scegliere i giocatori. Per Mario sono felicissimo. Si porta dietro certe etichette e in effetti non lo vedremo mai rincorrere l’avversario fino a metà campo. Ma poi decide chi segna e lui in questo è speciale".


L'intervista completa sulla Gazzetta Sportiva, in edicola oggi.

Tags: Inter



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