Si sà, le partite a Wembley hanno sempre un sapore magico. Storia, emozioni, brividi. Tradizione pura, confermata anche oggi. Si, perché la finale di Capital One Cup tra Liverpool e Manchester City ha regalato spettacolo, come quasi tutte le gare disputate in questo fantastico stadio. Pieno e coloratissimo, bello da impazzire. Reds da una parte, Citizens dall’altra. “You’ll never walk alone” contro “Blue Moon”. Pelle d’oca, sensazioni indescrivibili già all’ascolto dei due inni. Sul campo? Delirio puro, inutile dirvelo. Intensità a mille, estasi totale per tutti gli amanti del football. Ribaltamenti di fronte continui, battaglia senza fine aizzata da una bolgia caldissima. Occasioni da una parte e dall’altra, nessun attimo di tregua. Nel secondo tempo, poi, succede di tutto.
A sbloccare il match è Fernandinho, bravo a inserirsi e battere Mignolet al 49’, con la complicità evidente dello stesso portiere belga. Ritmo che cresce, trofeo che si avvicina sempre più verso la sponda celeste di Manchester. Klopp nervoso, Pellegrini gongola ma si dispera, troppe le chances fallite dall’ex Sterling per chiudere definitivamente i conti. Il cuore del Liverpool, però, è grande, anzi enorme. Non cammina mai da solo, non muore mai. Minuto 84’: cross in area, palo di Lallana, palla che carambola in mezzo all’area e arriva a Coutinho. Troppo facile per il fantasista brasiliano, gol e 1-1. Yes, gridano impazziti i sostenitori giunti dal Merseyside. Via così, partita che prosegue e va ai supplementari. Agli extra-time, il copione è sempre lo stesso. Leitmotiv meraviglioso, ad alta tensione, colmo di batti e ribatti. Protagonisti assoluti i due portieri, Caballero e Mignolet dicono no rispettivamente ad Origi ed Aguero.
Nulla da fare, the show must go on. Rigori decisivi, lotteria pazza per assegnare la Coppa di Lega. Klopp applaude convinto i suoi incredibili tifosi, Pellegrini scruta i suoi uomini e decide i rigoristi. Partenza col botto, Emre Can fa il cucchiaio e beffa Caballero. Arriva il colpo di scena, Fernandinho sbatte sul palo e mette nei guai il City. Tutto finito? No, assolutamente. Lucas Leiva si fa parare il penalty dall’argentino e Navas riporta in parità la sfida. Nuovo terremoto, Coutinho sbaglia e Aguero fa volare i Citizens. L’eroe della notte di Wembley, però, è Willy Caballero, che para anche il tiro di Lallana e regala il match-ball a Yaya Toure. Stavolta si, finisce tutto per davvero. Il centrocampista ivoriano angola e batte Mignolet, la Capital One Cup è del Manchester City.
Serata indimenticabile, romanzo di fantasia che entra di diritto tra le finali più belle della storia del calcio inglese. Piange il Liverpool, godono i Citizens. Nel cielo di Wembley, oggi, a splendere è la “Blue moon”...