Premessa: è una conversazione avvenuta per davvero - durante Atletico-Real, Vicente Calderón - e totalmente letterale, secondo quanto riferisce il giornalista Juanma Castaño della Cope. Parola per parola, tutto vero. Probabilmente, perché sentita.
22.50, il derby di Madrid si è concluso da pochi minuti. Mentre le docce dello spogliatoio ospite vanno che è un piacere, alcuni giocatori del Real si fermano a discutere e commentare il match appena vinto, lì vicino, in un passaggio deserto (e di accesso anche alla stampa), in cui ogni suono rimbombava. E un Cristiano Ronaldo ancora 'caliente' per l'hat-trick rifilato ai cugini rojiblancos racconta il 'testa a testa' avuto con Koke nella seconda parte di match. "Sai cos'è successo? Koke mi ha chiamato maricón". 'Gay' in spagnolo. Cris insiste. "Mi dice 'tu sei un maricón' così io ho replicato 'se ci becchiamo in giro per Madrid vedi cosa ti faccio'". La chiacchierata confidenziale post partita tra blancos prosegue. E Ronaldo ripete a un terzo compagno, sopraggiunto solo in seconda battuta. "Koke mi chiamava maricón.. ah! Pensavano di batterci con la loro solita fortuna pure in Champions" alludendo alle due finali degli ultimi tre anni. Cristiano chiude la conversazione completando l'aneddoto. "Io gli ho risposto 'maricón sì... però con una marea di soldi, cabrón'".