Due partite per dirsi addio. Il futuro di Enzo Maresca non sarà a Palermo: un contratto in scadenza, un rapporto di amore e odio con società e allenatori, fino alla pace delle ultime settimane. Troppo importante l’obiettivo da raggiungere nelle prossime due settimane, quello della salvezza. Un traguardo insperato fino a poche giornate fa: "In questo momento penso solo alla nostra situazione come squadra - ammette il centrocampista rosanero - mancano due partite e c'è poco tempo per pensare alla mia di situazione. Credo sia stata palese la mia situazione in tutto l'anno, non c'è nessun sentimento di rivincita. A 36 anni ho poche rivincite da prendere. Ho sempre saputo cosa posso dare e non c'è nessuna voglia di rivincita. Solo una continua prova di essere all'altezza. Il giorno che non mi sentirò all'altezza sarà giusto mettersi da parte”. Se c’è una certezza, però, è la fine del suo rapporto col club al termine della stagione: "Sicuramente non sarò più a Palermo perché mi scade il contratto. A gennaio speravo in qualcosa che non è arrivata, qui è cambiata la situazione e sono rimasto”.
Futuro tutto da decifrare, dunque, per uno degli italiani più vincenti in Europa. Con la maglia del Siviglia, Maresca è stato un simbolo del club andaluso, per due volte vincitore della Coppa Uefa. Chissà che il prossimo anno non decida di varcare i confini nazionali, dove gli italiani hanno dimostrato ancora una volta di saper vincere. L’impresa di Claudio Ranieri e del suo Leicester, in tal senso, è un’ispirazione per chi ha voglia di ripartire: "Una vittoria come quella del Leicester è difficile da trovare in altri campionati, bisogna andare molto indietro nel tempo”. Non solo complimenti per i neo campioni d’Inghilterra, ma anche un paragone eccellente con una squadra che Maresca conosce bene: "Hanno dimostrato che nulla è impossibile, a me nel mio piccolo è successo con Siviglia. Vincere con questi club ha un valore doppio”. Le vittorie più importanti, però, devono arrivare nelle prossime due settimane. Per salutare Palermo con una salvezza: "Ci crediamo assolutamente - conclude Maresca -. Al futuro ci penso, ma per prima cosa siamo tutti concentrati verso un obiettivo per il quale tutto ci davano per spacciati".
di Benedetto Giardina