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Data: 18/12/2020 -

Materazzi: "Inter in testa a Natale. Conte? Il piano B è la difesa a 4"

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Dopo la vittoria contro il Napoli e il -1 in classifica dal primo posto occupato dal Milan, l’Inter si preparara a chiudere il 2020 contro Spezia e Verona. Il panettone in testa alla classifica per me lo mangia Conte". Così Marco Materazzi a La Gazzetta dello Sport sulla squadra nerazzurra, recentemente eliminata dalla Champions League. "

Obbligo a vincere dopo l'eliminazione in coppa? Veramente per me era obbligata anche prima...Non si può dire che sia un’Inter brillante: propone meno gioco dell’anno scorso. Ma io, sarò fatto all’antica, quando vedo l’esasperazione del far partire l’azione dal portiere, che deve essere per forza Beckenbauer, vado giù di testa: ora l’Inter mette più in difficoltà le avversarie rispetto a quando aveva il 70% di possesso palla. Anche perché se hai un Lebron James (Lukaku, ndr) trasferito su un campo di calcio, è giusto usarlo per le sue caratteristiche”.

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Dieci stagioni in nerazzurro, una maglia con cui ha vinto tutto ciò che c’era da vincere. L’ex difensore spiega come si fa a distendere il ‘braccino’ a cui ha fatto riferimento Conte dopo la gara di domenica col Cagliari: Con la qualità. Ma quella la dà anche l’allenatore: se non fa per forza un cambio ruolo per ruolo, se non toglie una punta per mettere Hakimi, come ha fatto contro il Napoli, ma aggiunge una punta. Però una punta in panchina devi averla, e domenica Sanchez non c’era. E però Eriksen quando entra deve farlo come contro lo Shakhtar. E non sempre l’ha fatto. Piano B? E' la prima cosa che insegnano a Coverciano. Nel caso di Conte è la difesa a 4”

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Infine l’ex centrale campione del mondo nel 2006, si sofferma anche sulla situazione di Eriksen: “Ho sempre pensato due cose. La prima: aiutati che Dio ti aiuta, dunque se hai qualità in Inghilterra devi dimostrarle anche in Italia. La seconda: i trasferimenti a gennaio sono sempre un’incognita, Eriksen è partito a handicap. E a gennaio credo ripartirà, anche se dipenderà dalle opportunità. E dai piani del club”.

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L'INTERVISTA COMPLETA NELL'EDIZIONE ODIERNA DE LA GAZZETTA DELLO SPORT



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