Keita, Biglia, De Vrij: la Lazio rischia di perdere tre dei suoi big. Quale partenza sarebbe la più pesante per i biancocelesti? Domanda che La Gazzetta dello Sport ha posto a un grande ex, Luca Marchegiani.
"Mercato? È presto per dare giudizi. Quello che adesso conta è aver dato continuità al percorso di Inzaghi con la sua conferma. Ha fatto benissimo: dovrà ripetersi nella nuova stagione. Un’operazione non semplice e lui lo sa. Biglia? Sarà difficile sostituirlo. Oltre alle sue qualità tecnico-tattiche, l’argentino è risultato particolarmente adatto al modo di pensare dell’allenatore. Inoltre, con Inzaghi ha creato un feeling particolare. Ma non si può trattenere nessuno. E la Lazio ha la forza per andare oltre il valore di un singolo giocatore".
Anche Keita andrà via: "Più facile da sostituire. Biglia è un riferimento del gioco di Inzaghi, Keita no. Certo sarà un peccato perdere un giocatore come il senegalese, ma sarà un peccato anche per lui lasciare eventualmente la Lazio dove con Inzaghi ha trovato la base ideale per crescere. Nell’ultima fase della stagione è stato impiegato nella posizione giusta per dare il meglio: al fianco di Immobile. Questo non esclude che possa far bene pure da esterno d’attacco. Chi al suo posto? Come per Biglia o altri, il d.s. Tare saprà fare le scelte migliori per la Lazio, come ha dimostrato negli anni scorsi".
De Vrij potrebbe rinnovare: "Se sarà in condizione per giocare con continuità, potrà essere un grandissimo acquisto. Il suo valore in difesa si conosce pure a livello internazionale. Inoltre, in questi tempi, è meglio consolidare le proprie risorse cercando di confermare i giocatori migliori anche in vista dell’Europa League, che diventa un appuntamento importante per una società con le ambizioni della Lazio. Milinkovic? E' giovane e fortissimo: forse neanche lui sa dove potrà arrivare. Intanto è già un riferimento della Lazio. Secondo me il centrocampo della scorsa stagione con Milinkovic, Biglia e Parolo era il migliore della Serie A per l’assortimento delle loro doti".
Strakosha ha stupito: "Ma non so se è pronto a partire da titolare. Una scelta delicata. È stato bravissimo da secondo portiere a diventare titolare. Sul campo si è guadagnato credibilità. Non conosco bene la situazione. So che la porta della Lazio è pesante... Ma se hanno fiducia in lui, allora va bene. Chi come suo secondo? Meglio un esperto che sappia gestire le varie situazioni. Con un giovane si creerebbe una competizione con risvolti anche negativi".