L’appuntamento è fissato per domani alle 21:30 quando, a Piazza del Plebiscito, Diego Armando Maradona riceverà la cittadinanza onoraria di Napoli dal sindaco De Magistris. Oggi, ecco la conferenza stampa: a Villa D’Angelo, l’argentino ha iniziato proprio dalle emozioni per questo importante traguardo: “Grazie a tutti. Oggi sono cittadino di Napoli anche se la cittadinanza, per me, l’avevo ottenuta già il primo giorno che ho messo la maglia numero 10 azzurra. Non potevo mancare a questa festa. Ho corso tanto dietro il pallone per far grande il Napoli. Voglio ringraziare anche i miei compagni, senza di loro non avremmo vinto. Dico grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questa cittadinanza. Anche a mia madre, che se n'è andata e io sono molto triste per questo ma devo sorridere perché lei lo vuole. Dedico questa cittadinanza a lei, a mio padre e a tutti i napoletani. Io ricordo il San Paolo pieno, ma purtroppo non l'ho visto più. Domani sarà per me un giorno di quelli che non si dimenticheranno. Se qualcuno dice che sono venuto per soldi, volevo dire che io la cittadinanza l'ho guadagnata sul campo. Quando mi hanno chiesto di venire, ho immediatamente risposto di sì. Ma perché si deve andare in un posto e chiedere dei soldi sempre? Questo perché la società è malata, pensateci. Io ho preso i miei soldi quando giocavo a calcio. Ora i miei introiti sono a Dubai. Tutto questo però non mi sorprende visto che, quando ci fu la mia partita d'addio, s'era detto che avessi chiesto cinque miliardi. Sembra una barzelletta. Non esistono i soldi qua. Chi pensa il contrario è malato di testa e pensa solo ai soldi. Mi piacerebbe avere un faccia a faccia con chi ha detto che io ho preso 300mila euro per venire qui. Se me lo presentate, gli sputo in faccia..."
Immancabile una battuta sul sogno scudetto: “Magari! La squadra ha l'esperienza giusta per non perdere punti. Se contassimo i punti che il Napoli ha perso l'anno scorso, saremmo potuto diventare campioni. Per questo dico che è il momento giusto. Per Sarri, per Reina, per Mertens. Questo è il momento giusto per dimostrare che Napoli può vincere lo scudetto anche senza di me e quello squadrone. La 10 ad Insigne? Se fa più gol di me, la metta pure”.
In conclusione, uno sguardo al passato e uno al futuro, sul possibile record di Hamsik: “Io ho fatto la vita che ho voluto fare e la pago di persona. Il resto non mi importa. Al San Paolo ormai posso venire sempre, con De Laurentiis mi sento sempre. Hamsik? Non solo spero che segni due gol, ma quattro. I record sono fatti per essere battuti. Se aiuta il Napoli a vincere, che faccia 20 gol. Ne sarei molto felice, mi congratulerei con lui”.