Roberto Mancini a tutto Genova. L'allenatore della Nazionale italiana non ha mai dimenticato la città ligure che l'ha visto in tutto il suo splendore calcistico per 15 anni dal 1982 al 1997.
Oltre 400 le presenze con la Sampdoria e più di 100 gol per un uomo che, da giocatore, ha regalato tantissime gioie ai tifosi tra cui la vittoria dello Scudetto nel 1990-1991. Sfiorata la Champions League nel 1991-1992 contro il Barcellona ai supplementari dopo le due finali di Coppa delle Coppe delle stagioni precedenti.
Intervistato dal Secolo XIX, Mancini ha parlato delle due genovesi che parteciperanno rispettivamente ai campionati di Serie A e B.
Mancini: "Genova non può non avere due squadre in A"
A margine di un evento della Coppa Canottieri in Sardegna, Roberto Mancini ha parlato della Sampdoria: "Mi auguro che possa tornare subito in Serie A. Non c'è una situazione semplice nel club ma vedo grande impegno, mi auguro possa fare bene".
Sul Genoa e su Retegui: "Non sapevo nulla di un suo possibile arrivo in Italia. Sono contento sia in Serie A, è un ragazzo serio che ha voglia di crescere. Per la Nazionale sicuramente è un punto a favore visto che non dovrà sobbarcarsi ore di viaggio per ogni convocazione".
Sulla favorita per lo Scudetto: "Negli ultimi 4 anni hanno vinto squadre diverse, di sicuro ci divertiremo. Il Napoli è la squadra da battere, poi ci sono sempre Inter, Milan e la Juventus. Occhio alla Lazio che sta crescendo molto".
In merito ai due allenatori, Mancini ha una sua idea: "Gilardino ha portato la squadra in A dopo un gran lavoro con il suo staff, meglio di così non si poteva fare. Pirlo già alla Juventus aveva fatto bene, sono sicuro che lo farà anche nella Sampdoria. Tornerò a Genova per vedere entrambe le squadre e perchè è una città che merita di avere la Serie A sempre. Poi il derby è il derby".