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Data: 20/05/2018 -

Mancini, emozioni e speranze: “Allenare la Nazionale è una cosa meravigliosa. Dopo una grande delusione tutti remiamo nella stessa direzione”

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E’ stato scelto per riportare in alto la Nazionale che con la mancata qualificazione al Mondiale ha toccato il punto più basso della sua storia recente, l’era Mancini in azzurro è cominciata ufficialmente dopo la presentazione dei giorni scorsi e le prime convocazioni da ct. Presto arriveranno anche i primi impegni ufficiali da preparare, le prime partite; intanto, l’ex guida di Zenit, Inter e Galatasaray ha parlato delle sue emozioni e delle sue speranze ora che questo nuovo percorso è iniziato.

Sto vivendo giorni emozionanti - ha dichiarato il ct dell’Italia a Che tempo che fa - le stesse emozioni provate quando sono entrato per la prima volta a Coverciano o quando ho indossato la maglia azzurra per la prima volta. Il ritorno di Balotelli? Sì ho deciso di convocarlo, ha delle qualità e ora dipenderà da lui. Noi allenatori vogliamo sempre i giocatori più bravi ma a volte non è possibile. In Nazionale invece può chiamarli tutti senza dover convincere nessun presidente a spendere soldi”.

“Da chi sarà composto il mio staff? Ci stiamo pensando solo ora, è stato tutto molto veloce, vedremo nei prossimi giorni. Pochi giorni fa ero a San Pietroburgo, ora è cambiato diverso. Ci sarà anche Pirlo? Tutto può essere, sui giornali se n’è parlato e si vedrà da settembre - ha aggiunto Mancini - di certo c’è che dopo una grande delusione tutti andiamo nella stessa direzione e anche i giocatori vogliono dare qualcosa in più per riportare la Nazionale dove merita. L’Italia è sempre stata al top. Dopo tante esperienze in varie squadra in giro per l’Europa posso dire che allenare la Nazionale è una cosa meravigliosa”, ha concluso Mancini.

Il commissario tecnico è stato poi ospite anche de La Domenica Sportiva, dove ha ribadito le sue emozioni: "Cosa mi ha convinto ad allenare la Nazionale?
Perchè per chi, come me, è andato a Coverciano da bambino è una sensazione incredibile. Arrivarci e diventare ct è qualcosa di differente. Io allenerò i ragazzi quando li avrò a disposizione. Alla fine non credo sia un grande problema. Noi abbiamo vinto quattro mondiali così. E' un problema che abbiano tutti. Non avrò sempre a disposizione i giocatori. Cercheremo di mettere il più veloce possibile una squadra competitiva".

"Chi avrà il 10? Non lo so, vedremo. Il problema è che negli anni passati ce ne sono stati tanti, forse troppi. Ma tutti bravi per quel ruolo lì. Ora ce ne sono di meno". Poi una serie di domande dirette riferite ai singoli calciatori. Balotelli? "Lo accogliero come gli altri. E' un giocatore della Nazionale che ha fatto benissimo con Prandelli. Sono passati diversi anni. Poi dipenderà da lui come da tutti gli altri. Negli ultimi due anni ha fatto bene". Immobile? "Nonostante si venga da una situazione difficile, come una mancata qualificazione Mondiale, penso si possano trovare dei giocatori che possono fare il caso della Nazionale per far tornare quello che l'Italia è sempre stata". Verratti? "Non credo possa essere un fantasista, può fare il centrocampista o l'interno a tre".

Poi, sui giovani: "Non dobbiamo pensare quello che sarà fra sei mesi ma gli anni prossimi - ha aggiunto Mancini - in Under 17 vedo che ci sono giocatori di qualità. Hanno fatto un grande Europeo. Complimenti a loro. Chiesa penso possa diventare un giocatore molto bravo. Ci vorrà un po' di tempo, non si può chiedere tutto. Un altro giocatore che può far bene è Mandragora".

Tags: Nazionali



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