Ha indossato la stessa maglia dal 2008 al 2019. 360 presenze per Vincent Kompany con la maglia del Manchester City, che ha visto crecere come un padre fa con il proprio figlio. Dal decimo posto in Premier nel suo primo anno al quadruplete del suo ultimo. Quattro campionati vinti, due coppe d'Inghilterra, altrettanti Community Shield e quattro coppe di Lega. Gli è mancata solo la Champions: "Ma arriverà, senza dubbio: è solo questione di tempo. Se investi bene e soprattutto sulle persone giuste, arriva".
Lo ha detto lo stesso difensore belga, che nel frattempo è tornato a casa. L'Etihad, infatti, sarà il teatro della sua gara di addio al calcio, anche se lui stesso non potrà giocare a causa dell'ennesimo infortunio ("purtroppo non giocherò, è tipico dela mia carriera"). Manchester City Legends contro Premier League All Stars, ovvero Aguero, Balotelli, Hart, Touré e non soltanto contro Van Persie, Henry, Giggs, Scholes, Van der Sar e molti altri. Uno spettacolo: "C'è più di quel che potessi chiedere o sperare. Volevo ringraziare Manchester e questa nazione per gli undici anni che sono stato qui. Sono cresciuto, tanto".
Kompany è stata la prima pietra per l'era vincente del Manchester City: "Quando sono arrivato, avevo solo 22 anni - ha ricordato - tanti proprietari prendono le società facendo proclami senza ottenere risultati. Qui, invece, è stato un viaggio speciale". E non parlategli di paragoni: "Io il più forte difensore della storia della Premier? La mia storia è stata diversa da quella degli altri. Sono passato per battaglie e infortuni, ma mai mi sono comparato con qualcuno. Chi mi ha impressionato da avversario sono stati Terry e Ferdinand. Oggi dico Van Dijk: quello che ha fatto è incredibile, ha cambiato il Liverpool".
