Che passione, gli Spurs. Chiedetelo ad Anthony: 10.000km in volo fra la Malaysia e Firenze, solo per tifare dal vivo il 'suo' Tottenham. Ci incuriosisce subito, a poco meno di un'ora dalla sfida di Europa League contro la Fiorentina lui è già lì, in tribuna, con la maglia. Bandiera malaysiana a sostegno degli Spurs, cappellino e giubbotto ufficiali per sostenere a 360° la squadra di Pochettino: "Sì, sono arrivato qui dalla Malaysia. Solo per la partita - racconta a GianlucaDiMarzio.com - e per la città, ovviamente. Non eravamo mai stati a Firenze, anche se giriamo molto per seguire il Tottenham...". Allunga la mano, passa un biglietto da visita: "Anthony Ong"... "Malaysia Spurs Supporters Club member". Ah, è una cosa ufficiale allora? "Sì, siamo circa 500 membri: il Tottenham è molto seguito in Malaysia". E questa passione da dove nasce? "Da quando avevo 13 anni, Jennings era il mio idolo e per questo ho iniziato a tifare Spurs. Poi la passione non è mai andata via... e adesso siamo qui, guardiamo questa gara e poi andiamo a Londra: ci staremo fino alla sfida contro l'Arsenal".
Alla Premier League ci credono davvero (nonostante il Leicester di Ranieri), e sanno che il derby contro Wenger sarà un appuntamento importante. Intanto osservano (e fotografano) il Franchi, ci rimangono un po' male quando scoprono che Lamela non sarà della partita: "E' il calciatore preferito di mia moglie - ammette - il mio invece è Lloris, il nostro capitano. Peccato si sia infortunato...". L'Europa League? "Possiamo vincerla" sorride con sicurezza, poi lo lasciamo alla partita. Finirà 1-1, lo incrociamo a fine gara ed è soddisfatto: "Ce la giochiamo al ritorno". Ripiega la bandiera, una carezza alla moglie e via verso l'hotel. London calling, perché i 10.000 km di passione per gli Spurs non bastavano ad Anthony.