Continua a far discutere, e non poco, la scelta della Lega Serie A di far disputare la prossima edizione (e le successive due) della Supercoppa Italiana tra Juventus e Milan a Gedda, in Arabia Saudita. Il caso Khashoggi, abbinato alla concessione alle donne di poter vivere live il match solo in specifici settori dello stadio, ha creato un vortice di contrasti continui sui quali anche Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha voluto dire la sua:
'Sul caso della Supercoppa a Gedda c'è il trionfo dell'ipocrisia da parte di tante persone - commenta a Radio Anch'io lo sport - la migliore offerta è stata quella dell'Arabia Saudita, e il bando è stato giudicato a luglio del 2018. Il problema è sorto con la vicenda dei biglietti: la donna che prima non poteva andare allo stadio ora ci può andare in determinati settori. Poi ovviamente tutto quello che succede in Arabia non mi trova d'accordo".
''La Lega di Serie A - conclude Malagò - è un ente privato, fa un bando e dice quale posto o città possono ospitare nei prossimi cinque anni la finale della Supercoppa. Ricordo poi che stiamo facendo la danza della pioggia per riuscire a rivede la Nazionale ai prossimi Mondiali che si terranno in Qatar, un paese che ha leggi anche più restrittive dell'Arabia Saudita".