Quando è arrivata la chiamata della Reggiana non ci ha pensato un attimo ad accettare: “Quando ti parlano della ‘Reggia’, come viene chiamata da queste parti, capisci subito che è una piazza importante: perché c’è entusiasmo, c’è passione. C’è una voglia di calcio fuori dal comune”. L’ha percepito subito Giuseppe Magalini, gli è bastato fare un giro prima di una partita dalle parti del Mapei Stadium per farsi un’idea: “Quando gioca la Reggiana si crea una scia impressionante di persone in attesa di entrare allo stadio – ha raccontato in esclusiva per GianlucaDiMarzio.com - Ed è da queste cose che si capisce l’amore che c’è intorno a questa squadra, una delle più importanti del campionato”. Un avvio complicato non facile, ora la risalita. La Reggiana sta trovando continuità di risultati con due vittorie ed un pareggio negli ultimi tre turni: “Sapevo che inizialmente avremmo incontrato delle difficoltà – Continua Magalini – Ma sapevo anche che con il tempo ne saremmo usciti. Abbiamo avuto un po’ di problemi a livello societario, un po’ anche tecnico. Perché i tanti infortuni non ci hanno permesso di avere tutti a disposizione. Gli ultimi positivi risultati però hanno migliorato la classifica e questa è la strada da percorrere”.
Ha le idee chiare il ds Magalini, che dopo la passata stagione culminata con l’esonero dall’Alessandria nella fase finale del campionato, vuole costruire qualcosa di importante con la Reggiana. Senza fretta però, un passo alla volta. Parola chiave? Progettazione: “Mi aspetto di concludere la stagione nel migliore dei modi per poi ripartire il prossimo anno ancora più forti. Quest’anno ci servirà per gettare le basi e programmare le prossime stagioni”. Un primo tassello è stato già messo con l’oculata campagna acquisti estiva e un’ottima eredità sulla base del grande lavoro del suo predecessore, Andrea Grammatica: “Dovevamo tagliare qualche ingaggio pesante, e con la società abbiamo deciso di tenere gli elementi migliori della rosa. Sei o sette punti fermi a cui affiancare altri giocatori di valore. Peccato che per via dei molti infortuni non siamo ancora riusciti ad avere la rosa al completo. Per questo motivo sono sicuro che la squadra abbia ancora ampi margini di miglioramento”.
Parole seguite dai fatti, perché la Reggiana sta già pianificando il futuro. Il primo passo? Il rinnovo dei suoi elementi migliori, a partire da Rozzio: “Lo considero uno dei più forti difensori della categoria, potrebbe giocare tranquillamente in B. Per questo ho proposto il suo rinnovo alla società che ha sposato appieno la mia idea. Ora stiamo lavorando anche sui rinnovi di Cesarini (che da qualche ora è ufficiale, come si può leggere nel comunicato uscito sul sito ufficiale) e Spanò, c’è una trattativa in corso e speriamo di chiuderla positivamente”. Strada già tracciata quindi: il ds Magalini sta lavorando intensamente per costruire una Reggiana sempre più forte, con l’appoggio continuo della società: “Qui è una grande famiglia: vado d’accordo con tutti, da Eberini al presidente. Questo è il segreto per fare grandi cose”.
In passato c’è già riuscito: ha costruito grandi squadre, ha concluso grandi colpi. Ma quello di cui va più fiero è un allenatore: “Quando ero al Mantova affidai la panchina a Di Carlo che allora era un giovane allenatore del Vicenza Primavera. Ora è diventato grande e di questo vado fiero”. Basta parlare di passato però, Magalini preferisce guardare al presente, ma soprattutto al futuro. Tutto a tinte granata. E se fuori dal campo un ginocchio malconcio gli impedisce di giocare spesso a tennis, l’altra sua grande passione, all’interno del rettangolo verde Magalini sa bene dove vuole arrivare: “Il mio obiettivo è quello di portare la Reggiana il più in altro possibile. Vogliamo finire al meglio questo campionato per poi pianificare la prossima stagione con calma e lucidità”.