La testa è sempre alta. Anche da centrale difensivo. I piedi, poi, sono quelli di anni fa. Preciso, ordinato. “Ous col contagiri”. Piovono cori dalle tribune, qualche maglietta c’è. “Dabo”. Et voilà. Applauditissimo lui, tra i più cercati. Prima i blu, poi si cambia la maglietta e va tra i bianchi. Nel giorno delle vecchie glorie - un evento organizzato da Andrea Bini e della sua pagina Serie A Operazione Nostalgia - Ousmane Dabo non poteva mancare: “E’ stato un onore essere qui, molto divertente. Ho ritrovato vecchi amici, i tifosi sono fantastici”. Emozionato, sì. Su di giri. Dabo racconta in esclusiva su GianlucaDiMarzio.com la sua giornata: “Ho trovato un’atmosfera stupenda".
Dai ricordi con Lazio al futuro, il racconto di Ous: “Sono rimasto legatissimo ai colori biancocelesti, ho tanti amici laziali, è sempre un piacere tornare a Roma e rivederli. Sono stato 6 anni nella Capitale, è la squadra in cui sono rimasto più tempo”. Sentimenti forti, sinceri. Tanto da creare una scuola calcio in Senegal coi colori (e le maglie!) della Lazio. Più nostalgico di così? Tanto siamo in tema: “Mi dispiace vedere la squadra in queste condizioni, è la fine di un ciclo. Vedremo anche chi sarà l’allenatore…”.
Un commento su Simone Inzaghi poi, amico ed ex compagno di Dabo: “Lo confermerei, è un grandissimo allenatore. Ha la stoffa. Poi lo conosco bene, abbiamo parlato diverse volte di calcio. Conosce tutti i giocatori, guarda tutte le partite, anche tatticamente è molto bravo”. Parole di stima, d’affetto: “Non era facile subentrare a Pioli, ha fatto bene fin qui. Ora è normale che la società si stia guardando intorno. Simone mi piace, vediamo”.
Soddisfatto, Ous. Geometrie in mezzo al campo, qualche tocchetto dei suoi. Cori ed entusiasmo da parte dei tifosi. A Ostia è tra i più cercati. Futuro? Le idee sono chiare: “Continuo con la mia scuola calcio”. Allenare non se ne parla: “Troppo difficile, troppe pressioni! Preferisco giocare…”. Ed entrare nel pantheon dei nostalgici. #Machenesanno di Dabo con le treccine.