Meglio di Oliver Kahn, chi l'avrebbe mai detto. 884' di imbattibilità, un record storico in Bundesliga firmato da Timo Hildebrand. Biondo, capello lungo e faccia da guerriero: oggi, a 36 anni, si ritira dal calcio giocato. Tanti infortuni e una nuova vita da papà tra i motivi della decisione. Dopo lo spezzone di carriera con l'Eintracht di Francoforte, l'uomo dei record di Worms ha detto basta. L'ultima apparizione nel campionato tedesco più di un anno fa, nel dicembre del 2014 con la allora squadra di Schaaf.
Il cuore dei tifosi dello Stoccarda batte ancora profondamente per lui, non solo per un record arrivato quasi per caso. La vera sorpresa è stata la vittoria del Meisterschale del 2007, di cui Timo Hildebrand è stato assoluto protagonista. Il momento del trofeo alzato al cielo è stato il punto più alto di una carriera che poi è andata scemando, per sfortuna o per la troppa ambizione del portierone tedesco. La scelta di andare a Valencia - di cui, però, non si è detto pentito - subito dopo la vittoria in Bundesliga, lo ha condannato a un periodo nero: partito titolare, ha poi subito il rientro di Santiago Canizares, prima che Unai Emery lo cancellasse definitivamente dai suoi pensieri, nel 2009, inserendo Renan Brito.
Eccezion fatta per la buona parentesi allo Schalke (titolare anche in Champions League), il 2007 ha totalmente diviso in due la carriera di Hildebrand: le gioie con lo Stoccarda, i dolori con tutte le altre. Dallo Sporting, in Portogallo, fino a Hoffenheim e Eintracht. Quel record di 884 minuti imbattuto resta però ancora lassù, in attesa di essere battuto. Con buona pace di Kahn e di un Neuer che finora è riuscito solo ad avvicinarsi. Intanto, Timo appende i guanti al chiodo, con la testa ancora a quello Stoccarda e a quel Meisterschale del 2007.