Tra moglie e marito…non mettere il tifo. Lo ha imparato fin da subito la moglie di Paolo Farroni che durante il loro viaggio di nozze nel lontano 1974 scappò dalla luna di miele per seguire una partita della Ternana. “Convinsi mia moglie a fare una tappa del viaggio di nozze sul Lago di Garda - racconta ancora ridendo Paolo - dicendole che da quelle parti c’erano delle bellissime attrazioni turistiche piene di storia”. Senza aggiungere che di lì ad un paio di giorni si sarebbe giocato Brescia-Ternana. “Intanto mi sentivo telefonicamente con gli amici del gruppo per farmi venire a prendere sotto l’albergo, perché con la mia macchina non potevo muovermi”.
Peccato che la mattina della partita loro si presentarono con un pulmino e quando lo fecero chiamare in camera dal portiere dell’hotel la moglie si insospettì parecchio. “Si affacciò dalla finestra della camera da letto e scoprì il mio piano. In quel momento capii che il nostro matrimonio sarebbe durato a lungo perché seppur a malincuore mi lasciò andare alla partita e mi aspettò per la sera in albergo”.
Il destino, poi, ci ha messo del suo. “Il mio primo figlio di calcio non si è mai interessato, e non potete immaginare quanto ci rimasi male. Ma poi la figlia femmina, Costanza, è stata la mia rivincita: malata per il calcio e tifosissima della Ternana”. E adesso lavorano insieme proprio per la squadra del cuore. “Lei in biglietteria, io dal ’72 mi occupo dell’accoglienza degli arbitri e delle squadre”. Ma a distanza di tanti anni non ha mai smesso di vivere le partite in maniera molto particolare. “Se la Ternana vince piango dall’emozione, se invece perde piango dal dispiacere. Sono arrivato a pensare che il derby debba finire sempre pari per evitare che mi venga un malore, in un senso o nell’altro”. Viene quasi da pensare che se mai la moglie di Paolo dovesse essere gelosa, potrà esserlo solo delle Ternana, perché se non è amore questo…