Il confronto tra passato e futuro è nel DNA del San Lorenzo. Intrecci e contraddizioni, come quella dello stadio, il Nuevo Gasómetro che presto sarà sostituito paradossalmente dal ‘vecchio’ Gasómetro, nel ritorno del club nel suo barrio originale di Boedo. E questi incastri temporali si riflettono anche nella squadra: così, in mezzo ai vari veterani noti anche al calcio italiano come Coloccini e Gonzalo Rodriguez, ecco che trovano spazio alcuni giovani di grandissima prospettiva. Adolfo Gaich è quello che si sta facendo notare, Luis Sequeira quello che potrebbe avere il maggiore impatto da qui a poco.
Tecnica e talento per il classe 2003 originario di González Catán, forse il più promettente dei pibes di scuola azulgrana. Anche più di Matías Palacios (classe 2002), su cui ci sono grandi attese, ma che trova al momento meno spazio di Sequeira.
Il 2019 è stato l’anno del suo affaccio al calcio dei grandi: un arrivo precoce a soli 16 anni, dettato dai margini di crescita che hanno visto in lui due allenatori differenti, Jorge Almirón che lo ha convocato per la prima volta, e l’interino Monarriz (subentrato a Pizzi a fine anno) che facendolo debuttare lo ha reso il più giovane esordiente di sempre della storia del Ciclón.
Dalla Séptima, una delle divisioni delle Inferiores in Argentina, alla prima squadra nello stesso anno grazie a gol di pura tecnica e soprattutto calci piazzati e assist. Sequeira è un giocatore di fantasia, che sia con le giovanili del San Lorenzo che con l’Argentina Sub 17 ha fatto la mezzala adattandosi anche al ruolo di esterno d’attacco in alcune occasioni. E proprio l’Argentina è il suo unico rimpianto: è rimasto fuori all’ultimo dalla lista dei convocati per il Sudamericano Sub 17 di quest’anno, ma la sua crescita ha fatto in modo che tornasse in fretta nel giro delle selezioni minori dell’Albiceleste.
Col San Lorenzo ha guadagnato minuti e credibilità, soprattutto con uno splendido gol su pallonetto nel sentito derby di categoria con l’Huracán. Colpi e valori che fanno innamorare i tifosi del San Lorenzo che per ora in prima squadra l’hanno visto nelle partite contro Argentinos Juniors e Atlético Tucumán.
“Ci sono state volte in cui pensavo che il mio sogno fosse irrealizzabile, quando stavo per entrare non potevo crederci” ha dichiarato dopo il suo debutto, quando è entrato al posto di Ángel Romero, una delle grandi certezze della squadra di cui potrebbe anche prendere il posto in futuro. Quel futuro che lui al momento rappresenta, nell’eterno intreccio temporale che fa parte del DNA del San Lorenzo.