Ha iniziato a rilento a causa di un problema fisico che si trascinava dalla passata stagione, ora sta tornando il vero Luis Alberto, tutta magia e colpi ad effetto. Col Parma una doppietta nell’ultimo turno, ora la speranza di chiudere al meglio la stagione: “Quest'anno è stato un po' strano – Ha rivelato lo spagnolo ai microfoni di As- specialmente nei primi tre mesi. Stavo giocando con dei problemi che mi stavo trascinando dall'anno scorso. Ma da dicembre, grazie al miglioramento fisico e al personal trainer, stavo prendendo forma.
Inoltre, con la nuova posizione che mi ha dato Inzaghi, ho iniziato a fare buoni match e ho avuto quella continuità di cui avevo bisogno. Stavo andando bene ma mi mancava un piccolo traguardo, grazie a Dio ho recuperato”.
Due fronti ancora aprti per la Lazio: qualificazione in Champions e Coppa Italia. Luis Alberto ha pochi dubbi su cosa scegliere: “La Coppa è un titolo, che ti dà anche la possibilità di lottare per un altro e di giocare l'Europa League l'anno successivo. D'altra parte la Lazio non gioca da anni in Champions e per me è un sogno giocare in quel palcoscenico un giorno. Per me direi la Champions”.
La stessa Champions che vede la Juventus protagonista: “La Juve è la favorita alla vittoria finale. L'ho già visto negli anni precedenti e con Cristiano, più che mai. Inoltre, il modo in cui hanno eliminato Atleti gli ha dato una sicurezza extra che li rende ancora più pericolosi”.
Dalla Juve a Monchi, il centrocampista della Lazio ha provato a spiegare i motivi del fallimento del direttore sportivo in Italia: “Penso che non gli abbiano dato abbastanza tempo. Se ti aspetti che vinca la Champions in due anni ... Per me è il miglior direttore sportivo del mondo”
Luis Alberto non si nasconde, nemmeno quando gli chiedono di un possibile ritorno a Siviglia: “Non chiuderò mai la porta della mia casa, del mio club e dei miei colori. Ma questo dipende più dal club a cui appartengo, che ora è la Lazio, dove sono molto felice”. Anche se il sogno è un top club come il Real: “Spero che mi chiamino da un club come il Real Madrid, ma ora mi concentro sulla qualificazione della Champions League della Lazio, qualcosa che ho promesso a Igli Tare in una conversazione faccia a faccia”.