Pablo Longoria, attuale presidente dell'Olympique Marsiglia ed ex capo degli osservatori della Juventus, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Tuttosport in cui ha parlato di quanto l'esperienza in Italia lo abbia formato e gli abbia trasmesso basi e conoscenze per il suo incarico all'OM.
Longoria, che in Italia ha lavorato anche con Atalanta e Sassuolo, ha trascorso alla Juventus gli anni dal 2015 al 2018: "E la Serie A, secondo me, resta un'eccellenza quanto a cultura del lavoro. Quando acquisti un calciatore dal vostro campionato sei certo che ha l'abitudine a lavorare sotto pressione: una qualità fondamentale nelle grandi squadra come il Marsiglia".
Longoria: "Agnelli e Paratici dei modelli"
Lo spagnolo ha lodato l'ambiente che ha trovato a Torino: "Quando arrivi, percepisci subito la cultura del lavoro, qualcosa di difficile da illustrare a parole. Sai che la Juventus c'era prima che arrivassi tu e continuerà a esistere dopo". Longoria ricorda soprattutto le figure che lo hanno ispirato: "Agnelli è sicuramente un modello per me. Mi hanno sempre colpito i suoi interventi, la capacità di scegliere il messaggio. E poi lavorare al fianco di Paratici è stato come andare all'Università dell'uomo mercato. Ripeteva che vedere i giocatori può essere semplice, ma la parte difficile è concludere le operazioni".
Leggi anche - Juventus, la probabile formazione contro la Fiorentina
Longoria: "Bentancur mi colpì subito. Milik non si muove"
Longoria ebbe un ruolo importante nell'operazione di mercato che nell'anno 2015 portò la Juventus a garantirsi le prestazioni di Rodrigo Bentancur, all'epoca un promettente giovane in forza al Boca Juniors: "Di lui mi colpì il fatto che assomigliasse a un adulto, pur essendo un ragazzino. Rimasi impressionato dal nostro primo colloquio a Buenos Aires". Longoria non apre spiragli per una cessione di Arkadiusz Milik nel mercato estivo ("resta con noi"), e riserva un commento conclusivo al valore della rosa della Juventus: "Prenderei chiunque, da Chiellini, a Dybala, che è fortissimo ma che non ci possiamo permettere. Ma soprattutto ciò che acquisterei sono i valori di quel club, qualcosa che non ha un prezzo".
L'intervista completa sull'edizione di Tuttosport in edicola