Velocità, dribbling, tiro dalla distanza. In tre parole ecco Ladislav Krejčí, esterno offensivo ex Sparta Praga, ora del Bologna. Ma attenzione: il ceco, classe '92, ha già affrontato una squadra di Serie A giusto qualche mese fa. Il 17 marzo, all'Olimpico di Roma, in occasione dei sedicesimi di Europa League con la Lazio proprio contro il suo Sparta. Un secco 3-0, con Krejčí a segno dopo 12': riceve palla in area, la controlla e con il suo mancino mette il pallone nell'angolino basso, sul palo lontano.
Come detto, velocità, dribbling e tiro. Ma Ladislav Krejčí non è solo questo, perché tra le caratteristiche dell'ala mancina c'è anche una grande capacità negli inserimenti centrali partendo dalla sua fascia sinistra, anche senza palla. Un difetto? Sì, la poca fisicità, che potrebbe creargli qualche problema contro le difese del campionato italiano. Il ragazzo in patria è stato già paragonato a Pavel Nedved, è nato a Praga il 5 luglio 1992 e, fino ad ora, non ha mai lasciato la propria città natale. Tutta la trafila delle giovanili con la maglia dello Sparta fino ad arrivare in prima squadra nel gennaio 2010, a soli 17 anni.
Poche presenze, nessun gol, ma l'esplosione è vicina e in Repubblica Ceca lo sanno. Basti pensare che ad oggi, ha già totalizzato 188 presenze con il club ceco tra campionato, coppe nazionali, Europa League e preliminari di Champions. E i gol? Ci sono anche quelli, 37 in totale. Con 35 assist. Senza dimenticare la convocazione per Euro 2016, con le tre partite del girone giocate da titolare e per 90'. Poi l'avventura della Repubblica Ceca non è andata come speravano in patria, con l'eliminazione dal Gruppo D dopo aver raccolto un solo punto tra Spagna, Croazia e Turchia.
Biondo come Nedved ma non solo, Krejčí condivide con l'ex giocatore della Juventus anche quelle caratteristiche che si ritrovano in molti centrocampisti della "scuola ceca": intelligente, equilibrato e senza paura. In più con il suo connazionale condivide anche il grande desiderio di primeggiare e di vincere; parola del suo allenatore. Traguardi importanti che questo ragazzo di 24 anni (nominato talento dell'anno in Repubblica Ceca nel 2011) sogna per il futuro, in patria e non solo. Nel frattempo continua a lavorare in palestra per migliorare il suo fisico e ad allenare i fondamentali per raggiungere i livelli più alti del calcio europeo. Doti e carattere che il Bologna ha notato, per un affare che da oggi è anche ufficiale.