Rivoluzione Livorno. Dopo un periodo davvero negativo, è intervenuto il presidente Aldo Spinelli, in prima persona, per cercare di ‘mettere ordine’ in vista della sfida di martedì contro il Siena e di un finale di campionato estremamente importante. Via Sottil, dunque, esonerato di fatto ieri pomeriggio, con Luciano Foschi, ex Renate, che a breve verrà annunciato quale nuovo allenatore del Livorno. Sottil e…non solo! Dimissioni (?) del direttore generale Nicola Pecini, sostituzione del direttore sportivo Mauro Facci con il ritorno di Elio Signorelli.
Ecco il ribaltone, in una piuttosto turbolenta domenica pomeriggio, seguita alla pesante sconfitta di sabato per 3-1 sul campo del Pro Piacenza. Elemento ultimo di un periodo terribile per il Livorno che, dopo la sosta di gennaio, ha collezionato appena una vittoria, quella di sabato scorso sul campo della Giana Erminio, in due mesi. In casa, poi, solo sconfitte: il successo al Picchi manca addirittura dal 30 dicembre. Numeri complicati, amari considerando, peraltro, che alla sosta natalizia, il campionato il Livorno lo aveva praticamente in tasca con ben dodici punti di vantaggio sul Siena secondo. In due mesi, invece, la formazione amaranto si è vista addirittura scavalcarsi in classifica e ora si trova in seconda posizione, seppur a meno un punto, con una gara da recuperare e con lo scontro diretto di martedì.
In questo tourbillon, a fare il punto della situazione è stato lo stesso presidente Aldo Spinelli ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com: “La premessa doverosa è che io non mi diverto affatto a cambiare, oltretutto ci spendo sopra i soldi. L’errore è stato quello di non aver cambiato prima, dovevamo cambiare l’allenatore almeno un mese fa. Quando abbiamo cominciato a perdere punti si era visto chiaramente che qualcosa si era rotto. I nostri dirigenti, però, insieme ai giocatori ci hanno detto che sarebbe stato opportuno andare avanti con questo staff tecnico e così è stato”.
Poi, ieri, il cambio di rotta, a due settimane esatte dalle dimissioni (poi rientrate su esplicito input dei giocatori) di Andrea Sottil… “Purtroppo era una scelta inevitabile. Ripeto qualcosa si era rotto e non si poteva più andare avanti in quel modo, era arrivato – da tempo – il momento di cambiare. Pecini e Facci? Io sia chiaro che ho esonerato solo l’allenatore, chiamando Luciano Foschi in panchina e Signorelli a ricoprire la carica di direttore sportivo. Quando Nicola Pecini ha saputo dell’arrivo di Signorelli, mi ha detto che avrebbe rassegnato le dimissioni. Sinceramente non mi è arrivato nulla e mi dispiacerebbe pure perché ho un ottimo rapporto con lui. Ma se la sua volontà è quella di andar via…
Qui i discorsi da fare – spiega Spinelli – sono due: il primo è che Sottil aveva perso il controllo della situazione. Con tutto il rispetto che nutro per queste realtà, ma non si possono perdere sei punti contro Pro Piacenza e Cuneo. Poi partite recuperate per il rotto della cuffia, non si poteva più andare avanti. Io sono a 200 km di distanza non sono tutti i giorni a contatto con lo staff, mi devo fidare dei miei dirigenti. Il secondo discorso, comunque, che è quello più importante…voglio andare in Serie B, punto e basta. Ho deciso di cambiare ora perché ci credo fortemente e non voglio mollare un centimetro.
Luciano Foschi è l’allenatore giusto per ripartire. Lo abbiamo già avuto con Di Carlo, di cui era il vice e ha fatto molto bene. E’ una persona di grande equilibrio e mi piace come gioca. Anno scorso, mi ricordo quando è venuto a giocare i playoff qui a Livorno con il Renate e l’impressione che mi aveva fatto era stata davvero positiva. Ha un’idea di calcio che mi piace.
Con Elio Signorelli abbiamo condiviso la Serie A e la Serie B, ha tutta la mia fiducia. Dopo un periodo di pausa, ora lo rivedo carico al punto giusto. Sa bene quale è il nostro obiettivo. E lo sanno tutti. Ora non si può più sbagliare”.
Parole chiare, forti. In una (poco) primaverile domenica pomeriggio…una rivoluzione a Livorno! Che riparte da Foschi in panchina e Signorelli direttore sportivo. Perché da adesso - come recita il bel coro dei tifosi - di passi indietro non se ne posson più fare...