Una nuova esperienza a Livorno, questa volta completamente diversa da quella vissuta 15 anni fa da giocatore. Cristiano Lucarelli torna nella sua città da allenatore debuttante in serie B, dopo cinque anni in C: "Le esperienze degli ultimi anni mi hanno fatto maturare molto, affronterò questa avventura con il giusto distacco emotivo senza farmi travolgere dal tifoso amaranto che è in me" le parole di Lucarelli alla Gazzetta dello Sport. "A Messina senza penalizzazione avremmo centrato i playoff, nonostante fossimo rimasti senza società e stipendi per mesi. L’anno scorso, a Catania, ci è mancato poco per vincere. Senza dimenticare i tre anni precedenti a lottare per la salvezza con squadre giovani e budget minimi. Ora sono pronto per il salto".
Lucarelli poi svela i retroscena del suo arrivo a Livorno: "Non era nei miei piani attuali, avevo avuto contatti con altre società. Ha fatto tutto il presidente. Spinelli mi ha chiamato una mattina e mi ha detto: 'Ti aspettiamo giù a Livorno per firmare il contratto' e ha appeso. Sarà durata 6 secondi la telefonata. Non potevo non accettare e così mi sono catapultato in questa avventura. L'obiettivo è arrivare a 50 punti, non posso negare, però, che in futuro mi piacerebbe rivincere con il Livorno anche da tecnico. Diamanti? Tecnicamente fa la differenza anche in A. Alino l’ho visto iper motivato, si arrabbia come un matto nelle partitelle ed è sempre in cima al gruppo. Ha ancora gli stimoli giusti».
Infine, Lucarelli svela alcuni segreti di quello che sarà il suo Livorno: "Non sono un integralista, ho imparato tanto da Mazzarri e apprezzo il suo 3-5-2, che storicamente è nel dna del Livorno. Walter mi ha aperto la mente per tutto quello che riguarda la tattica, gli devo molto. Sarebbe bello affrontarlo un giorno in Serie A".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport...