Liverpool-Chelsea si è giocata mercoledì, ma non è ancora finita. Dai giocatori agli allenatori, il duello si è spostato dal campo alla panchina. Tutta "colpa" di un fallo di Kovacic su Mané, dalla cui punizione è nato il gol di Alexander-Arnold. E anche la protesta di Lampard: "Non è un fott... fallo", l'esclamazione del mister dei Blues. A quel punto ecco l'intervento di Klopp, che ha invitato il collega alla calma con l'unico risultato di rendere bollenti gli animi già piuttosto accesi: “Non è un fott... fallo, non lo sto chiedendo a te. Stai zitto e vaffa...", la reazione di Frank.
A fine partita, vinta dai Reds per 5 a 3, i due si sono parlati e chiariti. O così sembrava. Perchè poi Lampard in conferenza ha tirato un'altra bordata al collega: "Non ho problemi con Klopp, meriti al Liverpool per la vittoria. Ma non devono diventare troppo arroganti”.
Un' accusa questa che ha fatto arrabbiare l'allenatore del Liverpool, il quale ha replicato nella conferenza stampa pre Newcastle: "Non puoi rimproverarmi per una cosa del genere - le sue parole - perché non siamo arroganti. Frank era ovviamente molto preso dalla partita e lo rispetto. In una situazione come questa, a caldo, per me puoi dire tutto quello che vuoi. Ma dopo la partita, basta. Chiudi il libro. Lui non l'ha fatto, ha parlato in seguito e questo non va bene".
Puntuali anche le parole di Lampard, che chiuderà il campionato in casa contro il Wolverhampton. Sarà duello Champions con il Leicester quinto e staccato di un punto: "In termini di linguaggio usato, me ne pento perché ho due giovani figlie sui social media - ha spiegato - in termini di passione per difendere la mia squadra invece no. Avrei bevuto una birra con Klopp dopo la partita. Però c'erano delle cose in panchina, e Jurgen non c'entra, che hanno oltrepassato il limite".