Giornalisti da tutto il mondo, dentro e fuori. Corsa all'accredito, Oui: oggi è il Neymar day. Perché l'affare del secolo si è chiuso, e ora il Psg sogna. Alle 11.30 il brasiliano è sbarcato a Parigi, ora invece le prime parole. Attesissime. Via con la conferenza stampa di presentazione. Dalla movida spagnola al rigore parigino, a rispondere alle domande dei giornalisti. Di fianco al presidente, sognando. Ed ecco le prime parole del presidente Nasser Ghanim Al-Khelaïfi : "Sono molto contento di presentare questa grande stella, Neymar. Grazie per essere qui nella casa del Psg. Tutti coloro che amano il calcio considerano Neymar una stella. E per me è il più grande giocatore del mondo. I nostri tifosi lo hanno sempre sognato, ora è qui con noi. Nessuno ci ha messo pressione, la trattativa è stata portata avanti con assoluta trasparenza.Voi andate a prendervi un caffè, i nostri conti sono serenissimi. Ora siamo più forti, anche il nostro campionato. Neymar firma per noi per vincere tutti i trofei. Qui, nella città più bella del mondo. Grazie Neymar, a te, alla tua famiglia ed entoruage. E grazie anche al mio staff: abbiamo lavorato tutti tantissimo".
E ora parola a Neymar: "Sono davvero felice, grazie presidente. Grazie a tutti voi. Sarà una sfida meravigliosa. Mi mancano le parole, provo sensazioni pazzesche. E non vedo l'ora di giocare con i miei compagni e perseguire ogni obiettivo. Ho firmato qui per l'ambizione di questo club, volevo una sfida ancora più grande. Mi ha indirizzato il mio cuore. Voglio dare tutto il mio contributo". Perché questa scelta? "A Barcellona stava bene, non sono qui per protagonismo. Qualcosa di più grande cercavo. C'erano tutti i presupposti per venire qua, almeno quest'anno. Il mio cuore mi ha portato qui. Voglio essere felice in questa città e questo club".
"Questa è stata una scelta difficilissima. Non è stato semplice. Quanta tensione, quante riflessioni. Ho lasciato alle mie spalle tantissimi amici. Ma il calcio è questo. La nostra vita va velocissimo. Ringrazio tutte le mie amicizie a Barcellona. La questione è semplice: cercavo qualcosa di diverso. Ho parlato con tanti giocatori brasiliani che in passato hanno scelto il Psg. Non solo amici, vengo anche per il contesto: l'ambizione e il contesto. Io ho preso la decisione solo quando ero sicuro al cento per cento. Mi sono posto le domande ogni giorno".
E ora il debutto, sei pronto? "Sì, ho molta fame di calcio. E se posso farlo già domani, perché no. Ho sempre aiutato il Barcellona, al massimo. Assieme abbiamo fatto la storia. Ma ho voluto seguire il mio cuore. I soldi non sono mai stati importanti.".
"Sono venuto per i soldi? Le persone non sanno nulla della mia vita, i soldi non sono mai stati la mia motivazione primaria. Io ho sempre pensato alla felicità, mia e della mia famiglia. E adesso sono felice. Se pensassi ai soldi adesso sarei certamente in un altro campionato. Voglio ripagare il Psg per lo sforzo che ha fatto per prendermi". Per un totale di tre quarti d'ora di conferenza stampa. E adesso il giro di campo, al Parco dei Principi.